Spacciava marijuana agli studenti delle superiori di Treviglio, arrestato

Riforniva gli studenti. Domani il processo per direttissima a Cremona.

Spacciava marijuana agli studenti delle superiori di Treviglio, arrestato
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Spacciava marijuana agli studenti delle superiori di Treviglio: arrestato con 1,5 chili di marijuana un 23enne di Rivolta.

In borghese davanti all’Agraria

Questa mattina, nell’abito dei consueti controlli che la Polizia di Stato di Treviglio effettua tramite personale in borghese  all’ingresso ed all’uscita degli studenti dagli istituti scolastici cittadini, gli agenti del commissario Angelo Lino Murtas hanno bloccato un ragazzo che da circa un mese era sotto controllo. Il blitz davanti all’istituto agrario Cantoni.

Un 23enne di Rivolta

Durante la perquisizione è stato trovato addosso al ragazzo, B.C, 23 anni di Rivolta,  un piccolo pezzo di hashish nascosto nel pacchetto delle sigarette.  A casa invece, dove sono state estese le ricerche, aveva ben 1,5 chili di marijuana, oltre a vario materiale per il confezionamento e lo spaccio. Dal classico bilancino per pesare lo stupefacente, tenuto nella camera da letto,  fino a un bidone blu nascosto in garage, dove aveva occultato l’erba.

Spacciava alle superiori di Treviglio

Accompagnato al Commissariato, è stato  foto segnalato e  dichiarato in arresto. Nella mattinata di domani verrà giudicato  in direttissima a Cremona.  Secondo la Polizia, è proprio quello degli studenti delle superiori il mercato che riforniva, vendendo piccoli quantitativi di droga al dettaglio, per il consumo finanziato dalle paghette dei genitori.

Non è il primo

Sono numerosi i sequestri, anche importanti, portati a termine in queste settimane nell’ambito scolastico a Treviglio.  Segnali preoccupanti su cui la Polizia di Stato è all’erta da mesi. “Continua l’attività di prevenzione e repressione  per frenare il consumo e lo spaccio di stupefacenti negli istituti scolastici”  fa sapere il Commissariato. Oltre ai controlli in borghese, sono frequenti “le lezioni per informare gli studenti sul danno alla salute dovuto all’uso degli stupefacenti, il pericolo di gravi incidenti  stradali per l’alterazione psico-fisica, il finanziamento della criminalità organizzata con le “paghette” dei genitori che vengono utilizzate per l’acquisto della droga, nonché le responsabilità amministrativa e penale per l’uso e lo spaccio”.
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