Ordine di carcerazione

Sette condanne definitive per reati finanziari, 67enne finisce in carcere

Deve scontare una pena complessiva di dieci anni e sette mesi di reclusione

Sette condanne definitive per reati finanziari, 67enne finisce in carcere
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Un uomo di 67 anni finisce in carcere a Cremona per effetto di un ordine di carcerazione: deve scontare 7 condanne definitive per un totale di dieci anni e sette mesi di reclusione.

Sette condanne definitive

I Carabinieri della Stazione di Romanengo, nella mattinata del 17 ottobre 2023, hanno effettuato l'arresto di un cittadino italiano di 67 anni che doveva scontare sette condanne definitive, per un totale di dieci anni e sette mesi di reclusione. L'arresto è avvenuto in ottemperanza a un ordine di carcerazione emesso dall'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Torino.

Bancarotta fraudolenta

Le condanne, intervenute tra il 1997 e il 2022 presso vari Tribunali tra cui Lodi, Crema, Milano, Bergamo e Biella, erano tutte relative a reati di bancarotta semplice o fraudolenta, ad eccezione di una per omesso il versamento di ritenute previdenziali e assistenziali e un'altra per dichiarazioni false in relazione al gratuito patrocinio. Questi reati erano stati commessi tra il 1991 e il 2016.

Reati finanziari

L'uomo aveva una lunga storia di reati finanziari, tra cui bancarotta fraudolenta in diverse città italiane. Aveva ricevuto diverse condanne nel corso degli anni, alcune delle quali avevano comportato benefici legati all'indulto del 2006.

Tuttavia, nel 2018 e nel 2019, il Tribunale di Milano aveva emesso due nuove condanne per bancarotta fraudolenta e dichiarazioni false al fine di ottenere il gratuito patrocinio, con un totale di quattro anni e mezzo di reclusione.

Nel 2015, il Tribunale di Biella aveva pronunciato una condanna aggiuntiva per bancarotta fraudolenta, confermata nel 2022 dalla Corte d’Appello di Torino e diventata definitiva nel 2023, con una pena di tre anni di reclusione.

Oltre dieci anni di reclusione

Poiché l'ultima condanna era stata emessa dalla Corte d’Appello di Torino, questa istituzione aveva calcolato la pena complessiva da scontare, che ammontava a dieci anni e sette mesi di reclusione. Questo calcolo ha tenuto conto del fatto che le sentenze successive al 2018 avevano determinato la revoca del beneficio dell'indulto, e che l'uomo aveva già scontato parte della pena mediante affidamento in prova ai servizi sociali.

Di conseguenza, il provvedimento definitivo è stato inviato ai Carabinieri di Romanengo, competenti per la residenza del condannato, che lo hanno arrestato presso la sua abitazione e poi accompagnato al carcere di Cremona.

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