Sequestrato ristorante galleggiante a Porto Catena
Il valore iniziale del ristorante galleggiante era di mezzo milione di euro.
Sequestrato ristorante galleggiante a Porto Catena dalla Guardia di Finanza
Sequestrato ristorante galleggiante
A seguito di alcuni controlli di Polizia marittima e fluviale eseguiti con le unità navali della Guardia di Finanza, i militari specialisti del Gruppo di Mantova hanno effettuato degli accertamenti nei confronti del gestore di una struttura adibita nel passato a ristorante galleggiante, attualmente ormeggiata all’interno dell’area portuale di porto Catena in Mantova.
Mancanza di autorizzazioni
L’attività ispettiva ha implicato laboriosi riscontri incrociati con l’Autorità demaniale preposta – A.I.PO (Agenzia Interregionale per il fiume Po), che hanno confermato la totale assenza di autorizzazioni in corso e la mancata corresponsione dei canoni demaniali fin dal 2013. Di conseguenza, l’unità galleggiante di circa 300 mq, del valore iniziale di oltre € 500.000, già utilizzata come ristorante sul fiume Po in provincia di Cremona, è stata posta sotto sequestro per violazione della Legge Regionale in materia di “Disciplina del settore dei trasporti”.
Verbali
Contestualmente sono stati redatti 8 verbali di contestazione e di accertamento per circa 18.000 euro di canoni demaniali evasi e per oltre 14.000 euro di sanzioni applicabili. Sono in corso ulteriori accertamenti per la verifica di eventuali altri illeciti legati ad aspetti edilizi e/o paesaggistici. L’attività si inserisce tra quelle eseguite dal Corpo a tutela degli interessi della Pubblica Amministrazione, a contrasto di tutte le forme di evasione, e si colloca nell’ambito della primaria missione istituzionale di tutela ambientale.