Operazione "Clean Hands"

Semplice acqua e sapone "spacciata" per gel igienizzante: sequestrati 21mila flaconi

Sequestrati dalla Guardia di Finanza circa 18.000 litri di semplice liquido detergente.

Semplice acqua e sapone "spacciata" per gel igienizzante: sequestrati 21mila flaconi
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Operazione "Clean Hands" della Guardia di Finanza: semplice acqua e sapone venduta come gel disinfettante e igienizzante. Sequestrati in un capannone nell'Oltrepò Pavese 21.600 flaconi di prodotti non conformi alle normative sanitarie.

Operazione "Clean Hands"

Un nuovo episodio di frode legato all’emergenza sanitaria dettata dalla diffusione del Coronavirus è stato registrato nell’Oltrepò pavese. La Compagnia della Guardia di Finanza di Voghera (PV), su ordine della Procura della Repubblica di Gorizia, ha effettuato una perquisizione presso i locali di un’azienda di Bosnasco (PV) dove si sarebbe dovuto produrre gel disinfettante.

Le indagini

Come riporta Prima Pavia, alla ditta in questione ci si è arrivati dopo un controllo su strada effettuato in provincia di Gorizia da militari della Compagnia di Monfalcone. I fatti hanno evidenziato che i flaconi trasportati contenevano semplici detergenti e non
certo gel disinfettante come invece falsamente attestavano le etichette e i documenti che accompagnavano la merce.

Sequestrati oltre 20mila flaconi

È così scattata la perquisizione della società dell’Oltrepò pavese ad opera delle fiamme gialle vogheresi che sono riuscite ad individuare ben 21.600 flaconi, stipati su 38 bancali, di prodotti pronti per la vendita e non conformi alla normativa sanitaria, sequestrando circa 18.000 litri di semplice liquido detergente spacciato per disinfettante.

Guadagno mancato di circa 200mila euro

I flaconi sequestrati, privi della dicitura “Prodotto biocida” e dell’autorizzazione del Ministero della Salute o dell’Unione Europea, riportavano sull’etichetta numerosi riferimenti, anche in lingua straniera, ad un’azione “DISINFETTANTE”, “GERMICIDA” ed “ANTIBATTERICA” ingannevole per il consumatore. In realtà, l’etichettatura era stata creata ad hoc per indurre in errore l’acquirente finale spinto a fidarsi dell’efficacia disinfettante del prodotto, invece assente. Tale merce, qualora immessa sul mercato senza i controlli previsti a garanzia dell’efficacia e della sicurezza del prodotto, avrebbe fruttato un illecito guadagno pari a circa 200 mila euro.

Denunciato il titolare

Il titolare dell’impresa controllata è stato deferito alla Magistratura goriziana per frode nell’esercizio del commercio, reato previsto e punito dall’art. 515 c.p., in concorso con un altro soggetto operante nel Friuli che ha acquistato, per la successiva rivendita, i prodotti detergenti dall’azienda produttrice dell’Oltrepò pavese.

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