Seguita, aggredita e minacciata di morte: divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico per l'ex compagno
La donna, che ha denunciato tutto ai Carabinieri, ha raccontato anni di soprusi e violenze sia fisiche che verbali
Ha maltrattato la ex convivente per anni: i Carabinieri di Soresina eseguono una misura del divieto di avvicinamento alla vittima.
Divieto di avvicinamento
La mattina di sabato 11 maggio 2024, i Carabinieri della Stazione di Soresina hanno sottoposto un uomo, con precedenti di polizia a carico, alla misura cautelare del divieto di avvicinamento emessa dal Tribunale di Cremona per tutelare la ex convivente, che per anni ha subito ripetuti maltrattamenti e anche lesioni.
Anni di maltrattamenti e vessazioni
Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito dei fatti denunciati ai Carabinieri i primi giorni di maggio, a seguito degli ultimi episodi di un lungo elenco di maltrattamenti e vessazioni a cui la donna è stata sottoposta per lungo tempo. Infatti, in quei giorni, la donna era stata disturbata di continuo, seguita, aggredita e minacciata di morte dall’ex compagno.
A quel punto, la donna ha deciso di raccontare tutto ai militari, ripercorrendo anni di soprusi e violenze, sia fisiche che verbali. Ha riferito di avere conosciuto e poi convissuto con l’uomo per tanti anni, finché lo aveva lasciato tenuto conto che aveva iniziato ad abusare di stupefacenti ed alcolici ed era diventato particolarmente aggressivo. Si erano rimessi insieme nel 2020, ma, dopo tre anni, tenuto conto che la situazione peggiorava, la donna aveva deciso di interrompere la relazione sentimentale.
Infatti, il rapporto si era incrinato per i continui litigi che sfociavano anche in nuove aggressioni fisiche. Complice anche la forte gelosia, l’uomo l’aveva spesso denigrata e insultata, controllandola negli spostamenti e nelle frequentazioni. In alcune occasioni aveva distrutto dei mobili della loro casa, creandole anche problemi sul posto di lavoro e controllandola in maniera continuativa anche con l’uso di sistemi informatici. Controllava anche le sue spese e le impediva di fare degli acquisti.
E nonostante lei lo avesse lasciato, l’uomo aveva continuato a perseguitarla per controllare dove andasse e chi frequentasse. Fino all’inizio di maggio quando la donna era stata raggiunta e presa a pugni tanto da dover ricorrere alle cure dell'ospedale. Sempre per gelosia, i giorni successivi si è presentato sotto casa della donna per sapere chi fosse presente con lei, minacciandola di morte.
La denuncia ai carabinieri
Tenuto conto che tali comportamenti erano sempre più frequenti e che aveva paura delle reazioni sproporzionate dell’uomo, ha deciso di presentare la denuncia ai Carabinieri per raccontare cosa aveva subito negli anni. I militari hanno quindi avviato le indagini, trovando riscontro a quanto riferito dalla vittima.
Tenuto conto della crescente gravità, della continuità dei fatti e della pericolosità dovuta all’incapacità dell’uomo di controllarsi, l’autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento a tutela dell’incolumità fisica della donna, imponendo all’uomo di non avvicinarsi a tutti i luoghi frequentati dalla vittima e di non comunicare con lei in nessun modo, applicando anche il braccialetto elettronico per il controllo dei suoi movimenti. Il provvedimento è stato subito notificato dai Carabinieri di Soresina.