Segregata, picchiata e abusata per giorni all'interno di un immobile occupato
La vittima è stata liberata grazie all'intervento delle forze dell'ordine dopo la segnalazione della sorella della vittima alla Questura di Cremona
Segregata, picchiata e abusata per giorni all'interno di un immobile occupato. La giovane donna è stata liberata dai poliziotti delle Volanti e della Squadra mobile intervenuti sul posto dopo la segnalazione fatta dalla sorella della vittima alla questura di Cremona.
Segregata, picchiata e abusata per giorni
Una tragica vicenda che si è svolta nei pressi della stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, dove una giovane donna è stata segregata, picchiata e abusata per giorni all'interno di un immobile occupato. La vittima è stata fortunatamente liberata grazie all'intervento tempestivo delle forze dell'ordine, rispondendo alla segnalazione disperata della sua sorella presso la questura di Cremona. E lì che si è rivolta la sorella della vittima, dopo avere ricevuto i suoi preoccupanti messaggi. Gli agenti cremonesi non hanno perso tempo e hanno informato i colleghi scaligeri.
Aguzzino arrestato
Gli agenti delle Volanti e della Squadra mobile di Verona, dopo la segnalazione, hanno rapidamente localizzato la giovane grazie alla posizione del suo cellulare. Così, il responsabile di questo atroce episodio, come riporta Prima Verona, un giovane marocchino poco più che ventenne, è stato arrestato in flagranza differita, grazie alle recenti disposizioni normative che prevedono l'arresto immediato per i reati di maltrattamenti.
In stato di shock
Quando sono giunti sul posto, gli agenti hanno fatto una scoperta sconvolgente: la giovane era rinchiusa in un locale all'interno di uno stabile frequentato da persone senza fissa dimora. La scena era agghiacciante, con la ragazza in uno stato di shock evidente, impressi sul viso e sul corpo i segni visibili delle violenze subite. Il luogo in cui era stata trattenuta contro la sua volontà presentava condizioni igienico-sanitarie precarie e un contesto di totale degrado.
Durante il ritrovamento, la giovane stringeva forte a sé un gattino, un piccolo rifugio in mezzo alla violenza subita. Accompagnata al Pronto Soccorso, la vittima è stata sottoposta a cure mediche, mentre le sue dichiarazioni agli agenti hanno rivelato l'orrore dello stato di assoggettamento e violenza inflitto dal suo aguzzino.
Il giovane responsabile è stato identificato e arrestato per maltrattamenti e lesioni aggravate. Per lui si sono aperte le porte del carcere.