ASSURDO

Secondo due giovani musulmane la coetanea italiana non poteva mangiare un panino perché c'è il ramadan: così l'hanno aggredita

Sardone (Lega): "Siamo al delirio totale"

Secondo due giovani musulmane la coetanea italiana non poteva mangiare un panino perché c'è il ramadan: così l'hanno aggredita
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Un episodio di intolleranza in luogo pubblico, anzi a bordo di un pubblico servizio (un autobus): due ragazze che saltano addosso a un'altra giovane, "colpevole" di addentare un panino mentre torna a casa da scuola, in pieno ramadan.

Anticipando la conclusione, chi l'ha messo in atto non ha capito nulla e nel proprio oltranzismo scellerato ha sconfessato persino il principio che pensava di difendere (oltre al fatto che la vittima della violenza era un'italianissima coetanea che ovviamente non era tenuta a rispettare alcun digiuno religioso).

E a dirlo è Aftab Ahmed, mediatore culturale e giornalista originario del Punjab indiano, membro della Consulta Immigrati del Comune di Cremona.

"Il Ramadan, in particolare, non è solo un mese di digiuno, ma un periodo di purificazione interiore, autocontrollo e solidarietà. Digiunare non significa semplicemente astenersi da cibo e acqua, ma anche dall’intolleranza, dall’arroganza e dall’aggressività. Nessuno ha il diritto di imporre le proprie pratiche religiose agli altri, tanto meno con la forza".

Aftab Ahmed

Più chiaro di così… Insomma, un peccato ben peggiore l'intollerante aggressione rispetto all'intransigenza (per altro assurda) verso lo spuntino.

E' successo martedì, 4 marzo 2025, sulla linea Cremona-Spinadesco, dove sono volati gli schiaffi, ma non è finita: l'autista intervenuto per sedare il parapiglia è stato spintonato ed è finito pure lui al Pronto soccorso con una prognosi di cinque giorni.

L'episodio ha fatto infuriare l'europarlamentare della Lega Silvia Sardone:

"La vicenda che arriva da Cremona è emblematica di ciò che è l'islam più radicale: violenza e sopraffazione nei confronti di chi non è musulmano. Persino mangiare un panino sul pullman diventa occasione per essere picchiati, come successo a una ragazza italiana, apostrofata anche come "p...", per mano di due straniere. Siamo al delirio totale".

A Sardone ha indirettamente risposto sempre Aftab Ahmed:

"Il Ramadan è un’occasione per la crescita spirituale e il miglioramento personale. Il suo vero significato risiede nella pazienza, nell’umiltà e nella compassione. Chiunque usi il Ramadan come pretesto per imporre restrizioni agli altri o per giustificare comportamenti aggressivi ha frainteso la sua essenza.

I musulmani che vivono in Italia devono rispettare le leggi del Paese e comportarsi da cittadini responsabili. Ogni violazione delle norme non danneggia solo il singolo, ma compromette l’immagine dell’intera comunità musulmana".

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