Scontri prima del match, denuncia e daspo per 10 tifosi parmensi
I fatti accaduti prima della partita U.S. Cremonese – Parma Calcio del 20 gennaio scorso.
Scontri prima del match, 10 tifosi parmensi denunciati e sottoposti a Daspo.
Scontri prima del match
L’attività di polizia relativa alla partita Cremonese-Parma del 20 gennaio scorso, ha avuto inizio a seguito di un grave episodio di violenza extra sportiva avvenuto nella mattinata dello stesso giorno. Un gruppo di sostenitori – ultras del Parma Calcio 1913, sono giunti a Cremona, in notevole anticipo rispetto al previsto orario di inizio della gara adottando anche tecniche finalizzate a sviare ogni dovuta e necessaria loro individuazione .
Il corteo di tifosi parmensi
Infatti, intorno alle ore 12.45, si è appreso che un nutrito gruppo di sostenitori parmensi, tutti con i volti coperti da passamontagna e sciarpe, stava percorrendo il cavalcavia di via Del Cimitero, situato ad oltre 3 km dallo stadio G. Zini, inscenando un vero e proprio corteo, intonando cori violenti e facendo esplodere, lungo il percorso, numerosi petardi ed alcune bombe carte. Un equipaggio della Digos si è portato nella zona segnalata e ha potuto constatare che il corteo improvvisato, di circa 60 persone, si stava dirigendo verso via Dante.
Il gruppo, intonando cori ingiuriosi verso la tifoseria cremonese e le Forze di Polizia, dopo aver attraversato il vicino parcheggio delle tranvie si è diretto dapprima in direzione di via Della Vecchia Dogana e, successivamente si è avvicinato verso il “Bar Platani”, nelle cui vicinanze sostava uno piccolo gruppo di sostenitori cremonesi, molti dei quali di età avanzata e alcuni anche con i rispettivi figli minori.
L’attacco
L’immediato invio di reparti di rinforzo ha inizialmente fatto desistere i sostenitori parmensi. Dopo alcuni istanti, però il gruppo ha iniziato a lanciare bottiglie in vetro, sassi ed altri corpi contundenti verso il piccolo gruppo di sostenitori cremonesi. Successivamente, gli ultras parmensi si sono avvicinati al Bar Platani e hanno aggredito i sostenitori cremonesi con calci, pugni e cinghiate. Un sostenitore cremonese, in compagnia del proprio figlio minorenne, che si trovava a ridosso del bar, è stato violentemente e ripetutamente colpito in varie parti del corpo, cadendo a terra e riportando una ferita lacero contusa alla fronte.
L’intervento della Digos
Subito dopo i sostenitori parmensi si sono raggruppati a ridosso del Bar Platani ed in forma “compatta” ed organizzata, si sono diretti verso lo stadio “Zini”. Nel frattempo sono giunti sul posto anche alcuni contingenti del Reparto Mobile che hanno provveduto a scortare il gruppo di violenti sino all’ingresso del settore di Curva Nord destinato alla tifoseria ospiti. Contemporaneamente un consistente numero di ultras cremonesi si è portato a gran velocità in via Brescia, con il palese intento di raggiungere via Della Vecchia Dogana. In tale circostanza la Digos, con una rapida manovra, è riuscita a portarsi alla testa del numero gruppo ultras cremonese e ha impedito di fatto che si portasse a ridosso delle arterie dove da lì a poco sarebbe transitato il corteo di sostenitori parmensi. A questo punto i referenti della tifoseria locale, seppur a fatica e dopo prolungata opera di convincimento, hanno desistito e fatto ritorno nei locali di ritrovo, lamentando però le azioni violente operate dalla tifoseria parmigiana nei confronti di altri sostenitori cremonesi, ma dimostrando un notevole senso di maturità sociale.
Mezzi individuati
Un equipaggio della Digos ha ripercorso il tratto di strada attraversato dagli ultras parmensi al fine di individuare dove quest’ultimi avessero parcheggiato i mezzi con i quali erano giunti a Cremona. Sono così stati individuati 6 minivan. Dalla tempestiva verifica degli intestatari dei veicoli, si è verificato che erano stati noleggiati presso alcune strutture di noleggio riferibili alla provincia di Reggio Emilia, città calcisticamente gemellata con la tifoseria cremonese. Tale strategico noleggio era proteso, evidentemente, ad eludere l’attenzione delle forze di polizia e degli stessi tifosi cremonesi. Pertanto, i mezzi sono stati fatti spostare all’interno degli spazi di parcheggio solitamente riservati alla tifoseria ospite. Personale del Gabinetto di Polizia Scientifica hanno effettuato delle riprese video destinate ad immortalare i volti di coloro che erano alla guida dei mezzi e, al termine della gara, sono stati anche ripresi tutti i soggetti che salivano a bordo dei minibus per far ritorno a Parma.
Le indagini
Grazie agli attenti servizi della Polizia operante, non si sono registrati ulteriori episodi di violenza tra le opposte tifoserie, né alcun contatto tra opposti sostenitori. Nei giorni successivi alla disputa della gara, la Digos, ha intrapreso una attenta attività d’indagine volta alla identificazione dei soggetti che si sono resi protagonisti degli incresciosi episodi di violenza. Attraverso l’immediata visione delle immagini estrapolate dall’impianto di videosorveglianza cittadino, è stato immortalato il transito dei sei furgoni – minibus, successivamente comparati con le immagini effettuate dalla Polizia Scientifica in prossimità della Curva Nord, a bordo dei quali il gruppo di sostenitori parmensi era giunto in questo centro.
I provvedimenti
La prolungata e meticolosa attività di comparazione delle immagini acquisite ha consentito di individuare 10 soggetti, che sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria. Le successive attività investigative, hanno consentito, inoltre, di attivare a carico di 10 “supporters” parmensi, le procedure “daspo”, ossia provvedimenti di divieto di accesso a manifestazioni sportive.
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