Scappano con il cellulare ma la proprietaria riesce a raggiungerli, denunciati quattro minori

I carabinieri della sezione radiomobile di Cremona sono intervenuti dopo la chiamata della vittima del furto. I quattro autori del gesto sono stati portati in caserma e sono stati denunciati.

Il furto, la fuga e l'inseguimento

I quattro minori sono stati fermati e denunciati dai carabinieri della sezione radiomobile di Cremona la mattina di mercoledì 19 ottobre. I giovani avevano appena rubato il cellulare a una donna che lavora in centro città. A volte la signora lavora come portinaia in un condominio di piazza Roma.

Quella mattina aveva lasciato il suo telefono su una mensola dell’entrata del palazzo e aveva iniziato il suo lavoro pulendo l’ingresso retrostante. Poco dopo ha visto un gruppo di ragazzi che usciva di corsa dal condominio dalla porta principale e ha capito che potevano avere commesso qualcosa.

Infatti, il suo cellulare era sparito. Senza pensarci due volte, la donna è corsa fuori inseguendo per strada i quattro che,
nel frattempo, si erano divisi. Uno di loro si è staccato dal gruppo ma è stato fermato dalla donna che gli ha intimato di far venire sul posto anche gli altri perché altrimenti avrebbe richiesto l’intervento dei carabinieri.

Portati in caserma e denunciati

Gli altri tre ragazzi sono arrivati subito e alle lamentele della vittima hanno risposto che lo smartphone era stato lasciato sul cofano di una macchina in via Aselli. La donna si è diretta nella via con i giovani e ha trovato il telefono chiedendo l’intervento dei carabinieri.

La via in cui è stato ritrovato il cellulare:

Le forze dell'ordine sono arrivate con due pattuglie e hanno parlato con i quattro giovani ritenuti autori del furto. La donna ha denunciato il furto riferendo che uno dei quattro, al momento del fatto, indossava un passamontagna. In effetti i carabinieri hanno trovato l'oggetto tra le sue cose.

Accompagnati in caserma, i quattro sono stati denunciati per furto aggravato in concorso e affidati ai genitori che sono stati convocati in caserma venendo a conoscenza di quello che avevano fatto i loro figli.