Rubavano auto e le rivendevano con false immatricolazioni estere

Operazione “Recicling”: tre uomini arrestati per riciclaggio, falso e truffa.

Rubavano auto e le rivendevano con false immatricolazioni estere
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Rubavano auto e le rivendevano con numero di telaio contraffatto facendole figurare come se fossero state importate dalla Germania: tre arresti.

Rubavano auto e le rivendevano

A seguito di un’intensa attività finalizzata al contrasto della ricettazione e del riciclaggio di autovetture rubate, personale della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Cremona attraverso l’analisi delle immatricolazioni di veicoli importati dalla Germania ha individuato un sodalizio criminoso composto da tre persone italiane che con falsa documentazione tedesca ha fatto figurare l’apparente importazione dall’estero di 3 Fiat 500 L, di una Land Rover Evoque e di un camper Fiat Ducato Mc Louis, in realtà rubati in Italia e ai quali erano stati abilmente sostituiti i numeri di telaio originali.

Gli automezzi, così ripuliti, sono stati pubblicizzati su siti internet e venduti ad ignari acquirenti, risultati in buona fede.

False immatricolazioni

Dal controllo documentale svolto innanzitutto sui fascicoli di immatricolazione depositati in Motorizzazione, si è arrivati alla vera attività investigativa, coordinata dal Pubblico Ministero Dottoressa Ilaria Prette della Procura della Repubblica di Cremona, durata diversi mesi e che si è sviluppata anche sull’esame dei conti correnti bancari degli indiziati: grazie a questa attività sono state rintracciate altre due Jeep Renegade provento di furto in Italia, illecitamente commercializzate sempre a seguito di falsa immatricolazione estera.

Tutti i veicoli provento di riciclaggio sono stati sequestrati per essere restituiti ai legittimi proprietari.

In relazione alle investigazioni svolte che hanno portato alla luce il traffico di veicoli rubati, reimmatricolati con numeri di telaio contraffatti e gli illeciti introiti economici ricavati dall’organizzazione criminale attraverso la vendita degli stessi, il G.I.P. del Tribunale dottoressa Elisa Mombelli, il 4 marzo 2019 ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di A. S. e di M. D., entrambi residenti a Reggio Emilia, e di S. V. residente ad Apricena (FG), ritenuti tutti responsabili in concorso tra loro di riciclaggio, falso e truffa.

L’arresto

Nella notte del 13 marzo scorso la Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Cremona, coadiuvata dalle squadre di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Milano e delle Sezione di Reggio Emilia e di Foggia, ha dato esecuzione alla misura cautelare rintracciando tutti e tre i catturandi nel capoluogo reggiano e associandoli alla locale casa circondariale.

Le perquisizioni

A fronte delle perquisizioni operate nelle abitazioni degli arrestati nell’Emilia Romagna e in Puglia è stata sequestrata documentazione attinente agli episodi delittuosi contestati, targhe di veicoli tedeschi, chiavi c.d. “vergini” di autovetture Land Rover, Fiat e Jeep, nonché una BMW serie 1 con il numero di telaio contraffatto. Inoltre a uno degli arrestati sono state cautelativamente ritirate le 3 pistole e gli altrettanti fucili da caccia regolarmente detenuti dallo stesso.

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