Al termine di due distinte attività di indagine, i carabinieri della stazione di Castelleone hanno denunciato un uomo di 30 anni, con precedenti di polizia a carico, perché ritenuto responsabile di furto in un caso e di rapina e lesioni personali in un altro caso, per due fatti accaduti nell’agosto scorso.
Ruba il contenitore per le mance (e poi lo restituisce)
La prima denuncia è relativa ad un furto che sarebbe avvenuto lo scorso lunedì 11 agosto 2025 quando l’uomo, poco dopo le 13, si sarebbe recato in un locale pubblico e, dopo avere consumato, sarebbe stato visto uscire di corsa con qualcosa in mano.
I titolari ed i dipendenti del locale non avevano capito cosa fosse accaduto fino a quando, poco dopo, si sono accorti di come dal bancone fosse sparito il contenitore delle mance, che conteneva circa 70 euro.
Alcuni giorni dopo, l’uomo era tornato nel locale e aveva restituito, vuoto, il contenitore.
I militari di Castelleone avevano avviato le indagini, accertando che all’interno del locale non erano presenti le telecamere, ma erano presenti alcuni impianti di videosorveglianza in strada e avevano acquisito le immagini registrate dalle quali avevano visto che il 30enne, subito riconosciuto dai militari, aveva tra le sue mani il salvadanaio di cui si sarebbe impossessato nel locale. Per tale motivo è stato denunciato per furto.
Donna a terra fuori da un locale con ferite al capo
La seconda denuncia è relativa ad un fatto accaduto sempre a Castelleone la notte tra domenica 31 agosto 2025 e lunedì 1 settembre 2025 quando la pattuglia della stazione di Soncino era intervenuta, all’esterno di un locale pubblico, perché era stata segnalata una donna a terra e ferita a seguito di una presunta aggressione.
I militari erano giunti sul posto ed avevano in contemporanea identificato la vittima, una sua parente e un uomo ovvero il 30enne poi indagato, ma non era stato possibile chiarire subito la vicenda perché la vittima non ricordava l’accaduto.
La donna ferita era stata portata all’ospedale di Crema dove era stata curata e dimessa con diversi giorni di prognosi per contusioni alla testa ed al volto.

In seguito la donna si era presentata in caserma a Castelleone e aveva denunciato che quella sera era stata in un locale con una sua parente dove aveva trascorso del tempo con altre persone, tra cui il 30enne che non conosceva in precedenza. Dopo la mezzanotte la vittima era uscita dal locale, mentre la sua parente si era trattenuta un altro po’.
A quel punto, la vittima sarebbe stata seguita dal 30enne, ma non ricordava altro di quanto accaduto. Poco dopo la parente della donna era uscita e aveva trovato poco distante la ragazza a terra con contusioni al capo.
Rapina di cellulare e denaro
Nelle vicinanze era presente anche il 30enne che era stato fermato da alcuni ragazzi che passavano in quel luogo e che sarebbero intervenuti. Poco dopo erano giunti anche i carabinieri di Soncino ai quali il 30enne aveva consegnato un telefono cellulare in suo possesso e risultato essere di proprietà della vittima, alla quale era stato poi riconsegnato.
Dopo la denuncia, i carabinieri di Castelleone avevano avviato le indagini e, anche sentendo i testimoni, avrebbero accertato che la vittima, uscita dal locale, sarebbe stata seguita e fermata con forza dal 30enne che l’avrebbe anche fatta cadere a terra facendole battere la testa.
In quel frangente si sarebbe impossessato del cellulare e di una piccola somma di denaro che aveva nel portafoglio. Al termine degli accertamenti l’uomo è stato denunciato per rapina e lesioni personali.