Riaffiora dall'Adda tra Spino e Zelo il corpo della baby sitter uccisa a fine gennaio
Per ottenere la conferma definitiva sull’identità del cadavere sarà necessario attendere l’esito dell’analisi del DNA

Cadavere affiora dalle acque del Fiume Adda tra spino d'Adda e Zelo Buon Persico: dovrebbe trattarsi del corpo di Jhoanna Nataly Quintanilla Valle, la baby sitter 40enne, uccisa dal compagno a fine gennaio. Si attende l’analisi del DNA per l’identificazione ufficiale.
Cadavere riaffiora dall'Adda
Macabro rinvenimento nella giornata di domenica 2 marzo 2025 nel fiume Adda, nel tratto tra Zelo Buon Persico (LO) e Spino d’Adda. Il corpo senza vita di una donna è stato avvistato nelle acque del fiume, dando il via a una complessa operazione di recupero da parte dei vigili del fuoco. Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 12.30.
E' Jhoanna Nataly Quintavilla?
Secondo le prime indiscrezioni, il cadavere sarebbe rimasto in acqua per un periodo prolungato, rendendo difficile un’identificazione immediata. Tuttavia, tra le ipotesi più accreditate vi è quella che possa trattarsi di Jhoanna Nataly Quintanilla Valle, la babysitter 40enne uccisa nella notte tra il 24 e il 25 gennaio dal compagno, Pablo Heriberto Gonzalez Rivas, reo confesso del delitto avvenuto nel loro appartamento di Milano.

Il test del DNA
Al momento, non sono state trovate tracce del trolley che sarebbe stato utilizzato per trasportare il corpo della vittima, un dettaglio che potrebbe rivelarsi cruciale per le indagini. Per ottenere la conferma definitiva sull’identità del cadavere sarà necessario attendere l’esito dell’analisi del DNA, un processo che richiederà diversi giorni.
Tuttavia la zona del ritrovamento sarebbe compatibile con quanto dichiarato da Pablo Heriberto Gonzalez Rivas. L'uomo, infatti, aveva raccontato di aver gettato il corpo della baby sitter all'interno di una valigia in un fosso nella zona di Cassano d'Adda, la sera del 25 gennaio, meno di 20 ore dopo la morte della donna. Il cadavere sarebbe poi stato trasportato dalla corrente fino al confine tra Cremasco e Lodigiano.
Le indagini proseguono per fare piena luce sulla vicenda.
