Rapimento Padre Maccalli: unanimità alla seduta del Consiglio Provinciale per una risoluzione

Il consiglio fa appello alle istituzioni per risolvere celermente la drammatica vicenda.

Rapimento Padre Maccalli: unanimità alla seduta del Consiglio Provinciale per una risoluzione
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Rapimento Padre Maccalli: unanimità alla seduta del Consiglio Provinciale per sollecitare le Istituzioni ad una celere risoluzione della vicenda.

Rapimento Padre Maccalli: unanimità alla seduta del Consiglio Provinciale per una risoluzione

“Il Consiglio fa appello a tutte le istituzioni sovraordinate competenti  affinchè si attivino per la liberazione di padre Maccalli”: unanimità  durante la seduta del Consiglio Provinciale di ieri sera, giovedì 29 novembre 2018, per sollecitare  le Istituzioni per una celere risoluzione della drammatica vicenda.

Un atto che si collega a quello del Comune di Izano  che, con la delibera comunale n. 43 del 17 ottobre 2018, ha approvato la mozione  presentata dal gruppo consiliare di minoranza – Insieme per Izano in merito al rapimento Maccalli.

Nessuna rivendicazione

Padre Pier Luigi Maccalli, cremasco, della Società delle Missioni a Bomoanga, dal 2007 presta la propria opera oltre che di evangelizzazione  di promozione umana al servizio dei bisogni sociali della popolazione e parrocchia del villaggio della prefettura di Makalondi, vicino alla  frontiera con il Burkina Faso. Dalle notizie di stampa si apprende che  degli uomini armati lo hanno preso e portato via, nessuna rivendicazione  è finora arrivata.

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Preoccupazione per le sue sorti

Pertanto il Consiglio provinciale ha espresso “preoccupazione per le sorti del nostro missionario generoso, essendo già trascorsi quasi tre  mesi dal rapimento; si stringe intorno alla comunità cremasca, del Niger  e Burkina Faso nella tenace sensibilizzazione di tutte le autorità  competenti affinché si adoperino per la liberazione di Padre Pier Luigi Maccalli; si impegna a collaborare in ogni modo utile con gli enti  preposti affinché le iniziative intraprese arrivino a buon fine”.

Infine: “Dispone l’invio, del presente appello al Presidente di Regione Lombardia e al Presidente del Consiglio dei Ministri affinché,  sensibilizzati, possano assumere ogni iniziativa di competenza utile e  necessaria affinché si pervenga alla liberazione di padre Macalli”.

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