Quindicenne costretta a prostituirsi, arrestato 30enne per tratta di esseri umani
In manette un uomo di nazionalità albanese su cui pendeva un mandato di arresto europeo
Tratta di esseri umani e sfruttamento sessuale di minorenni: arrestato a Cremona 30enne albanese.
Mandato d'Arresto Europeo
La Polizia di Stato ha eseguito un Mandato d’arresto Europeo nei confronti di un 30enne albanese, indagato per i reati di “tratta di esseri umani” e “sfruttamento sessuale di minorenni e pornografia minorile”.
Il provvedimento era stato emesso nelle settimane precedenti dalle Autorità Giudiziarie della Grecia, a seguito di un’indagine che ha visto coinvolto l’uomo in un episodio di sfruttamento della prostituzione di una giovane ragazza albanese di 15 anni.
Costretta a prostituirsi e abusata
Nello specifico, infatti, in base all’attività investigativa sviluppata dalla Polizia greca, l’uomo risulta indagato, unitamente ad altri connazionali, per aver circuito con uno stratagemma la minorenne albanese, convincendola a recarsi ad Atene per ricongiungersi con il fidanzato, favorendo, in questo modo, il suo ingresso clandestino nel Paese.
Inoltre, una volta arrivata nel territorio ellenico, nel dicembre del 2014, la ragazza sarebbe stata abusata sessualmente e costretta a prostituirsi per oltre un mese da parte degli indagati.
Rintracciato a Cremona
Circa due settimane fa, pertanto, il Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia ha allertato i colleghi della Squadra Mobile di Cremona al fine di verificare la presenza dell’uomo sul territorio.
In base ai preliminari accertamenti, l’uomo non si trovava in provincia dove vi sono alcuni parenti stabilmente residenti nel casalasco. Dopo diversi giorni di ricerche e monitoraggio delle sue frequentazioni e dei suoi contatti, tuttavia, gli investigatori sono riusciti a rintracciarlo a Cremona, dove è stato fermato ed accompagnato in Questura per la procedura di identificazione.
In carcere
Dopo aver accertato la sua identità e la corrispondenza con il mandato di cattura emesso dalle Autorità della Grecia l’uomo è stato tradotto presso la locale casa circondariale e posto a disposizione della Corte d’Appello di Brescia, che valuterà sulla sua eventuale estradizione verso il Paese estero.