Premio innovazione 2018: menzione speciale per Lorenzo Cavalli "campione bio"
Giunta all’undicesima edizione, la cerimonia di attribuzione dei premi all’innovazione giovane in agricoltura, consegnati dalla Coldiretti Lombardia, si è tenuta oggi a Palazzo Reale a Milano.
Premio innovazione 2018: menzione speciale per Lorenzo Cavalli "campione bio" di Casalmaggiore.
Premio innovazione 2018: menzione speciale a Lorenzo Cavalli
“Credo fortemente che la qualità di un prodotto inizi dalla qualità del suolo, dell’aria e dell’acqua. La nostra azienda “Cà Vecchia” da circa quarant’anni si dedica alla produzione agricola secondo i criteri dell’agricoltura biologica. Coltiviamo orticole ed antiche varietà di meloni, come i meloni rospo, il banano, il moscatello, il banano di Lentigione, il moscatello di Castelverde. Si tratta di varietà antiche, che abbiamo reintrodotto con la collaborazione di due Istituti di agraria, l’Istituto Stanga di Cremona e l’Istituto Zanelli di Reggio Emilia”.
Con queste parole Lorenzo Cavalli, classe 1993, dell’azienda agricola biologica Cà Vecchia di Casalmaggiore (Cremona), ha ritirato la menzione speciale assegnata da Coldiretti Lombardia nell’ambito dei premi all’innovazione in agricoltura assegnati stamattina a Milano.
La scelta bio
Cuore dell’intervento di Lorenzo è stato il valore della scelta bio. “La nostra azienda è nel Distretto agricolo Biologico Casalasco-Viadanese – ha spiegato il giovane agricoltore –, una rete di aziende che coniugano la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’economia locale, attraverso un’unione sinergica tra produzione agroalimentare biologica, tipicità territoriale delle produzioni e qualità dell’ambiente”. “In azienda – ha aggiunto Cavalli – organizziamo anche incontri sulla biodiversità e la sicurezza alimentare”.
Progetti delle nuove generazioni di agricoltori
Giunta all’undicesima edizione, la cerimonia di attribuzione dei premi all’innovazione giovane in agricoltura, consegnati dalla Coldiretti Lombardia, si è tenuta oggi a Palazzo Reale a Milano. “Sono progetti che nascono grazie all’estro delle nuove generazioni di agricoltori – ha spiegato Ettore Prandini, Presidente regionale di Coldiretti –, che testimoniano la loro inventiva e la loro capacità di adeguarsi alle esigenze dei consumatori e del mercato”.
Gli agricoltori cremonesi
Palazzo Reale era presente una folta delegazione di giovani agricoltori cremonesi, capitanata dal Direttore di Coldiretti Cremona Mauro Donda, che aveva accanto il Delegato di Giovani Impresa Cremona Carlo Maria Recchia, che è anche leader dei giovani agricoltori di Coldiretti Lombardia, e il Segretario provinciale di Giovani Impresa, Giacomo Maghenzani.
Prima della consegna dei premi si è svolta la tavola rotonda sul tema “Cibo4.0: il futuro nelle mani dei giovani agricoltori”, moderata da Carlo Maria Recchia alla presenza di Fabio Rolfi Assessore all’Agricoltura, al cibo e ai sistemi verdi di Regione Lombardia, della psicologa Marta Sconci, la food writer Vatinee Riva Suvimol e Gabriele Ancona, Vicedirettore di Italia a Tavola.
Le aziende premiate
Le aziende agricole premiate quest’anno per l’innovazione in Lombardia sono: Ettore Toso dell’Azienda agricola Mulino Tibis di Rodero (Como) per la categoria Impresa 3.Terra; Giovanni Mazzucotelli del vivaio Res Naturae di Introbio (Lecco) per la categoria Creatività; Davide Lazzari della società agricola Lazzari di Capriano del Colle (Brescia) per la categoria Sostenibilità; Davide Nava dell’azienda agricola Nava di Roncello (Monza Brianza) per la categoria Campagna Amica; Enrico Montonati dell’azienda agricola A poc a poc di Vergiate (Varese) per la categoria Fare Rete; Enrico Gotti della Oikos Cooperativa Sociale di Villa d’Almè (Bergamo) per la categoria Noi per il sociale. Le menzioni speciali sono state tributate a quattro aziende: accanto al cremonese Lorenzo Cavalli (“Menzione speciale Coldiretti Lombardia”), c’erano Ilaria Cattaneo di Sondrio (Menzione speciale "Giovani Impresa"), Alice Perini di Mantova (Menzione speciale "Campagna Amica") ed Elisabetta Basana di Pavia (Menzione speciale al “Progetto Carnaroli”).