Pizzaiolo per copertura spacciatore di professione
Una volta assunto abbandonava il lavoro e si dedicava alla spaccio, mantenendo il permesso di soggiorno.
Pizzaiolo per copertura: arrestato un egiziano 30enne che si fingeva pizzaiolo per coprire il suo vero business.
Pizzaiolo per copertura
Usufruiva di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro come pizzaiolo. In realtà farsi assumere presso le pizzerie della provincia era solo l’espediente per rimanere sul territorio nazionale regolarmente, ma una volta raggiunto l’obiettivo, abbandonava il lavoro e le farine per dedicarsi ad altri tipi di “polvere ed impasti”. I Carabinieri arrestano un altro pusher. A.H., nato in Egitto cl. 1988, residente a Grumello cremonese, nullafacente.
Spaccio
In manette nel corso della mattina del 10 maggio con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti è finito un Egiziano di 30 anni che è stato bloccato dai militari in via Magenta a Grumello Cremonese. In casa 35 grammi di eroina, un etto di hashish e denaro in contante. I Carabinieri della Compagnia di Cremona sono venuti a conoscenza che a Soresina e nei centri limitrofi fosse attivo uno spacciatore conosciuto ai più con il soprannome del “pizzaiolo” per via della sua attività lavorativa di “copertura”, considerato che nel corso dei richiesti accertamenti finalizzati ad appurare quanto appreso, i militari scoprivano che il 30enne negli ultimi anni aveva cambiato posto di lavoro presso numerose pizzerie della zona, risultando sulla carta impegnato, ma in realtà avendo raggiunto, in oltre 12 anni lavorativi pochissime settimane ai fini “contribuitivi”.
Copertura
Scandagliando gli ambienti degli assuntori di stupefacenti, i militari apprendevano che “il pizzaiolo” in realtà lavora come tale giusto il tempo per regolarizzare la propria posizione sul territorio nazionale e per farsi conoscere da qualche “cliente”, dopodiché, come detto, abbandonava il lavoro per dedicarsi all’attività illecita dello spaccio. Era diventato un vero punto di rifornimento nel “soresinese” per lo spaccio dell’eroina low cost. Sostanza che purtroppo, alla luce dei numerosi sequestri operati negli ultimi tempi, pare non solo essere tornata in voga tra i giovani e i meno giovani, ma addirittura aver conquistato le fette maggiori di mercato. Cambiato solo il metodo di consumo, in quanto attualmente l’eroina per la maggior parte dei casi viene fumata e non più iniettata come avveniva tra gli anni 70 e novanta del secolo scorso.
Irruzione
Individuato ed identificato “il pizzaiolo”, i Carabinieri, dopo averne seguito per qualche tempo i movimenti tra Annicco, Soresina e Pizzighettone, e dopo aver finto di essere “postini” per riuscire a scoprire in via Magenta a Grumello Cremonese, l’abitazione in cui viveva solo ed ove aveva stabilito la propria base di taglio, pesatura e confezionamento delle dosi, vi irrompevano e la perquisivano trovando occultati nel bagno dell’abitazione 35 grammi di sostanza stupefacente del tipo “eroina”, materiale per il confezionamento delle dosi e 100 grammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish” occultati in un paio di scarpe riposte in un armadio unitamente alla somma in denaro contante di euro 120, ritenuta provento dell’illecita attività.
In prigione
Il pizzaiolo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Cremona a disposizione della locale A.G.. Nel frattempo proseguono gli accertamenti dei militari al fine di individuare il giro di spaccio del “pizzaiolo” e i nomi della sua clientela. Si tratta del 20esimo arresto per stupefacenti dei Carabinieri della Compagnia di Cremona dall’inizio dell’anno, già diversi i chili di stupefacente sequestrato.