Perizia psichiatrica per aver strangolato la moglie
Richiesta la perizia psichiatrica per un uomo di 60 anni che nel 2016 strangolò la moglie e tentò di impiccarsi.
Perizia psichiatrica è questa la richiesta della corte d’assise d’appello nei confronti di un marocchino 60enne condannato in primo grado a 18 anni per aver ucciso la moglie strangolandola.
Perizia psichiatrica: conferito l’incarico
I giudici della corte d’assise d’appello di Brescia hanno accolto la richiesta della difesa di effettuare una perizia psichiatrica nei confronti di Chabli Saddike, 60 anni, un marocchino condannato in primo grado a 18 anni per aver ucciso la moglie Nadia Guessos, 46 anni, nel gennaio del 2016 all’interno del loro appartamento a Cremona.
Un fatto risalente al 2016
I carabinieri erano intervenuti nelle prime ore del 12 gennaio del 2016 dopo la chiamata di uno dei figli dell’imputato che aveva riferito che il proprio padre gli aveva annunciato la volontà di togliersi la vita. La porta era stata aperta dallo stesso imputato che alla vista degli uomini dell’Arma aveva tentato di togliersi la vita legandosi una corda al collo a mo’ di cappio.
Il ritrovamento del corpo della moglie
Dopo essere stato bloccato, è stato l’uomo stesso, a raccontare ai carabinieri di aver appena ucciso la moglie. Il corpo senza vita della donna, era disteso sul letto e coperto da un lenzuolo. Sul collo un evidente ematoma da strangolamento.
Assenza di freni inibitori
Tutta la vicenda era stata ricostruita ai Carabinieri dall’imputato stesso. Racconto che ha fatto cadere le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione. Ma che invece ha portato alla luce una sconcertante assenza di freni inibitori all’interno di una conflittualità familiare. Da qui forse la decisione di conferire la perizia psichiatrica.