Mode pericolose

Per scattarsi un selfie ragazzi salgono sul tetto dell'ex centrale Enel

A Pandino il sindaco Bonaventi lancia un appello ai genitori e ai giovani: "È pericoloso e, se colti sul fatto, scatta la denuncia penale per violazione della proprietà privata".

Per scattarsi un selfie ragazzi salgono sul tetto dell'ex centrale Enel
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Ragazzi sul tetto dell’ex centrale dell’Enel per… scattarsi un selfie e postarlo sui social network. È l’ultima bravata di un gruppo di adolescenti che, forse per ingannare la noia e sentirsi protagonisti, mette a repentaglio la propria sicurezza. Potrebbe sembrare uno scherzo ma la foto che immortala una 16enne parla da sola. Come racconta prima Treviglio, succede nel Cremasco ed esattamente a Pandino, e il sindaco Piergiacomo Bonaventi ha lanciato un vero e proprio appello a genitori e giovani.

Ragazzi sul tetto per scattare un selfie

Che non sia un caso isolato, come al limite si potrebbe pensare, lo ha rivelato sabato sera il sindaco Piergiacomo Bonaventi che, durante il suo abituale videomessaggio in diretta Facebook ai concittadini, ha lanciato l’allarme. D’altro canto, tra vandalismi, furti di biciclette e persino estorsioni, i giovani pandinesi stanno dando più di un grattacapo all’Amministrazione comunale.

"Ci sono alcuni ragazzi del paese che si dedicano a giochi pericolosi – ha spiegato il primo cittadino – purtroppo si ripropongono ogni estate e quest’anno hanno preso di mira fabbricati in disuso: faccio un appello ai genitori e a quanti li conoscono affinché li richiamino. Possono rischiare la vita. Mi riferisco in particolare all’ex centrale dell’Enel, nell’area è presente un fabbricato alto una decina di metri e i ragazzi ci entrano per scattarsi dei selfie o trascorrere la serata. Lo stabile non è agibile quindi il rischio è molto elevato. Ho sollecitato una pulizia di tutta l’area interna all’ex centrale, che è ancora di proprietà dell’Enel, è in vendita a un prezzo di 650mila euro, però purtroppo siamo in un momento in cui il mercato dell’edilizia è ancora fermo e la paura degli investitori non sta tanto nell’acquisto dell’area ma nel rischio di non riuscire a ricavare reddito dall’investimento”.

Infine Bonaventi si è rivolto direttamente ai giovani.

“Mi raccomando state attenti – ha detto – inoltre, se verrete colti sul fatto, sappiate che siete passibili di denuncia penale per violazione della proprietà privata”.

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