Oste Casaletto il fratello del ladro ucciso chiede i danni e giustizia

L'avvocato del fratello del ladro ucciso da Mario Cattaneo fa sapere che l'oste non ha mai chiesto scusa ai parenti del 32enne freddato quella notte.

Oste Casaletto il fratello del ladro ucciso chiede i danni e giustizia
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Oste Casaletto: il fratello del ladro ucciso da Mario Cattaneo intende costituirsi parte civile.

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Ancora smottamenti nella vicenda che ha visto coinvolto l’oste di Casaletto Lodigiano Mario Cattaneo. Incassato il sostegno di politici come Meloni, Santanché e Calderoli – che in delegazione con Pietro Foroni, il neosenatore Luigi Augussori, il deputato Guido Guidesi e la sindaca di Lodi, Sara Casanova – si è recato a mangiare dall’oste per sostenerlo. All’Osteria dei Amis, era arrivato anche il neoassessore alla sicurezza della Regione Lombardia Riccardo De Corato, che aveva fornito a Cattaneo tutta la documentazione da presentare per accedere al fondo regionale che coprirà le parcelle dell’avvocato fino a un massimo di 30mila euro. Pietro Foroni, come rappresentante del Lodigiano, si è dichiarato disponibile a seguire la vicenda affinché tutto l’iter vada a buon fine. Il 9 febbraio scorso, Mario Cattaneo, aveva ricevuto la visita e il supporto anche di Giorgia Meloni e Daniela Santanchè.

Il fratello del ladro ucciso

Nicolae Victor Ungureanu, 29 anni è il fratello del 32enne Petre, il ladro ucciso nella notte tra il 9 e il 10 marzo 2017 con un colpo di fucile da Mario CattaneoIl giovane intende costituirsi parte civile, lo farà durante l’udienza che il giudice per le indagini preliminari di Lodi ha fissato per il 29 maggio. In quella sede il gip Isabella Ciriaco dovrà decidere se archiviare o rinviare a giudizio l’oste lodigiano che è accusato di eccesso colposo di legittima difesa.

Niente scuse da Cattaneo

L’avvocato che assiste il fratello di Ungureanu, Nunzia Milite, sottolinea che l’oste non ha mai cercato di contattare il fratello del ladro che ha freddato, per scusarsi. Il procuratore Domenico Chiaro porta avanti la versione che Cattaneo avrebbe aperto il fuoco prima della colluttazione con uno dei ladri che in quel momento si trovava nel suo cortile insieme a Ungureanu. Tesi che andrebbe a smentire quella dell’oste, che sostiene invece che il colpo sia partito accidentalmente durante l’aggressione.

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