Omicidio Beccalli, ossa umane scambiate per ossa di cane? La Procura si difende
Intanto nell'auto bruciata di Sabrina, ispezionata in mattinata, sono stati trovati altri reperti.
Omicidio Beccalli, ossa umane scambiate per ossa di cane? La Procura si difende. Nel frattempo, in mattinata, dopo il nuovo sopralluogo sulla vettura bruciata di Sabrina, sono state trovati nuovi reperti.
Omicidio Beccalli, ossa umane scambiate per ossa di cane? La Procura si difende
Indagini condotte in modo sciatto? “E’ vero il contrario”. Si difende la Procura di Cremona, dopo le critiche avanzate nei confronti dell’autorità giudiziaria sui presunti errori di valutazione commessi nelle prime fasi dell’indagine sulla morte di Sabrina Beccalli, quando dopo l’incendio dell’autovettura (all’epoca ancora non riconducibile alla scomparsa della donna) si procedette alla distruzione dei resti carbonizzati trovati all’interno. Resti che solo successivamente si è appurato essere quelli della povera Sabrina e non di un cane, come affermato in principio.
La nota della Procura
“Questa autorità giudiziaria ha preso atto che l’informazione giornalistica degli ultimi giorni sulla vicenda, anche alimentata dalle opinioni di persone dalle quali a ragione della veste di parti del procedimento ci si potrebbe aspettare maggior cautela e riservatezza, si è concentrata quasi esclusivamente sul fatto della confusione tra ossa umane ed ossa canine, trasmettendo l’idea che l’indagine giudiziaria sia stata condotta con sciatteria e trascuratezza.
E’ vero il contrario. La Procura della Repubblica è stata coinvolta telefonicamente dai Carabinieri soltanto il 17 agosto 2020, con la informazione di un’auto in fiamme appartenente ad una donna che non era stata reperita, al cui interno era stati ritrovati i resti di un cane, come già attestato dal veterinario dell’ATS.
Non vi è stato alcun Nulla Osta dell’autorità giudiziaria a smaltire in discarica come pure è stato detto da persone probabilmente interessate ad alimentare una inutile polemica (nulla osta peraltro non necessario). La domanda del perché non sia stato inviato sul posto dall’Autorità guidiziaria un medico legale invece che un veterinario è perciò totalmente infondata, sotto il profilo cronologico e logico, essendosi quella parte del fatto svolta prima che fosse interpellata la Procura di Cremona e, quindi, in una fase pregiudiziaria. Né vi era alcun motivo di dubitare su quanto riportato telefonicamente al magistrato dai carabinieri e dall’ATS.
L’insistenza giornalistica unicamente sull’episodio delle ossa, sembra tuttavia ingenerosa anche nei confronti delle Forze dell’Ordine intervenute in prima battuta per l’incendio di un’autovettura, in un momento in cui neppure erano a conoscenza della irreperibilità del proprietario dell’auto. I Carabinieri e questa Procura hanno profuso nell’indagine ogni energia e sono stati in grado di condurre alla identificazione ed al fermo per indiziato di delitto nei confronti di una persona, di cui il Giudice ha confermato lo stato di custodia cautelare, a distanza di poco più di ventiquattr’ore dalla denuncia di scomparsa di Sabrina Beccalli.
Nuovi reperti
Proseguono intanto le indagini da parte degli inquirenti. In mattinata si è svolta una nuova ispezione sulla Panda della 39enne sotto sequestro in un'officina della città. Il sopralluogo è stato effettuato dal sostituto procuratore Lisa Saccaro insieme con l'anatomopatologa Cristina Cattaneo, e i colleghi Debora Mazzarelli e Angelo Grecchi, quest’ultimo consulente della difesa di Alessandro Pasini, indagato per omicidio volontario. Per la famiglia Beccalli, era invece presente l’avvocato Antonino Andronico, incaricato di seguire l’inchiesta con l’ausilio del generale in congedo dei Ris Luciano Garofano, nella qualità di esperto.
Durante l'ispezione sarebbero stati rinvenuti nuovi frammenti ossei: parti di arti inferiori e superiori e del cranio. Reperti ritenuti molto utili al fine delle indagini.