Il giallo di crema

Omicidio Beccalli: assolto Alessandro Pasini, per il giudice non è stato lui a uccidere Sabrina

Alessandro Pasini è stato assolto dall'accusa di omicidio volontario e condannato per quella di distruzione di cadavere e incendio pericoloso di auto.

Omicidio Beccalli: assolto Alessandro Pasini, per il giudice non è stato lui a uccidere Sabrina
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A distanza di oltre un anno è arrivata la prima sentenza del processo per la morte di Sabrina Beccalli, la 39enne morta ad agosto 2020. Alessandro Pasini è stato assolto dall'accusa di omicidio volontario e condannato per quella di distruzione di cadavere e incendio pericoloso di auto.

Pasini Assolto

Alessandro Pasini è stato assolto con formula piena dall'accusa di omicidio volontario, perché il fatto non sussiste. La condanna è invece arrivata per il reato di occultamento e distruzione di cadavere: Pasini è stato infatti considerato responsabile di aver dato alle fiamme il corpo di Sabrina Beccalli nella sua Fiat Panda nelle campagne di Vergonzana e di incendio pericoloso dell'auto.

Il Gup ha disposto la scarcerazione immediata di Pasini, unico accusato dell'omicidio, che nel pomeriggio di oggi 29 ottobre 2021 è stato scarcerato e ha lasciato la casa circondariale di Monza.

Il Pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 28 anni di reclusione.

Pasini aveva sempre negato l'omicidio

Nell'arco delle indagini Pasini aveva sempre negato la responsabilità nell'omicidio di Sabrina Beccalli, sostenendo che la donna fosse morta in seguito all'assunzione di droga e la sua responsabilità fosse legata "solo" alla distruzione del cadavere. Secondo quanto raccontato dal 45enne - tesi ritenuta credibile dal Tribunale - dopo aver assunto droga assieme alla vittima lui si era addormentato. Al suo risveglio, all'alba del giorno dopo, Pasini aveva trovato il corpo privo di vita di Sabrina, riverso a testa in già nella vasca da bagno con il volto coperto di sangue.

 

 

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