Oggi l'ultimo saluto a Umberto, il 16enne che ha perso la vita schiacciato dal trattore
Il giovane frequentava l'istituto agrario Stanga di Cremona. Il cordoglio del dirigente dell'ufficio scolastico territoriale.
Oggi l'ultimo saluto a Umberto, il 16enne che ha perso la vita nella mattinata di venerdì 28 febbraio 2020 schiacciato dal trattore. Il giovane a casa per l'emergenza Coronavirus che ha imposto la chiusura delle scuole, stava aiutando il padre nell'azienda agricola di famiglia.
Oggi l'ultimo saluto a Umberto
Umberto Casazza, 16 anni, ha perso al vita in un tragico incidente avvenuto nella mattinata di venerdì 28 febbraio 2020 a Ripalta Irpina. Il giovane, stava lavorando nei campi dell’azienda agricola di famiglia quando, mentre era alla guida di un trattore, una sponda ha ceduto e si ribaltato in una scarpata. Schiacciato dal mezzo, ogni soccorso si è rivelato per lui inutile.
Oggi alle 16 l'addio al 16enne avverrà in piazza. Un funerale pubblico antistante la chiesa, che verrà pronunciato nel cuore del paese. La salma del giovane partirà dalle 15 dall'abitazione di via dei Molini.
Il cordoglio del dirigente scolastico
Umberto, studiava all'istituto agrario Stanga di Cremona. Il dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale di Cremona, Fabio Molinari, ha voluto ricordarlo con queste parole:
Carissimi,
con animo addolorato desidero far pervenire alla famiglia di Umberto, giovane studente dell’Istituto “Stanga”, l’abbraccio ideale di tutta la scuola di questa Provincia. Un abbraccio che cerca di lenire, sicuramente in modo inadeguato, il profondo dolore che i genitori e tutti i parenti stanno vivendo. Non ci sono parole adatte di fronte a queste disgrazie, non ci sono gesti risolutivi, ma c’è solo il sentimento di comune vicinanza di una comunità grande, come è quella della nostra scuola, di fronte alla sofferenza di una famiglia che ha perso improvvisamente il proprio figlio. Io non ho potuto conoscere Umberto, così come non conosco personalmente gli studenti delle scuole che mi sono state affidate, tuttavia mi sento parte di esse e non posso non amarle e non soffrire quando un membro di questa comunità ci lascia, come è successo a questo ragazzo. Sento come mio il dolore dei compagni, degli insegnanti, della Dirigenza dell’Istituto “Stanga” e mi permetto di invitare tutti loro a far sentire ai genitori di Umberto la propria vicinanza, ora ma soprattutto nel tempo a venire quando la nostra vita sarà tornata alla normalità ma il dolore continuerà ad accompagnare, forse in modo anche più forte, questa famiglia. Vi prego di scaldare con il vostro affetto il gelo provocato da questa tragedia e di sostenerlo, se ci credete, con la vostra preghiera così come farò anche io. Se crediamo davvero che la vita non è tolta ma trasformata e che Umberto ora è più vicino di prima al Padre Celeste, siamo altrettanto sicuri che la sua presenza, pur in forme diverse, continuerà ad accompagnare i suoi cari e tutti noi. Facciamo in modo che il suo ricordo resti sempre vivo nei cuori di tutti perché, come ci dice Ugo Foscolo nel suo carme “Dei Sepolcri”, si possa creare una “celeste corrispondenza di amorosi sensi” e Umberto possa continuare a vivere in qualche modo nella memoria di chi lo ha conosciuto ed amato.
Fabio Molinari
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