RISPETTARE I DIVIETI

Non si corre all'aria aperta! L'invito a rispettare il divieto arriva dall'ASST di Cremona

"Il divieto va rispettato, per il bene della collettività".

Non si corre all'aria aperta! L'invito a rispettare il divieto arriva dall'ASST di Cremona
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"Non si corre all'aria aperta! Il divieto va rispettato, per il bene della collettività": l'invito arriva direttamente dall'ASST di Cremona.

Non si corre all'aria aperta! L'invito a rispettare il divieto arriva dall'ASST di Cremona

“In questo momento non si discute. Le regole vanno rispettate anche quando non si capiscono. Se tutti decidessero di colpo di uscire da soli a correre, o a fare due passi, le strade si riempirebbero di gente. Perché lui sì e io no? L’effetto emulazione nel vedere qualcuno fuori a correre o passeggiare sarebbe deleterio”, spiega Giancarlo Bosio - Direttore della Pneumologia dell’ASST di Cremona - da un mese impegnato insieme ai colleghi nella lotta al coronavirus.

“Uscire a correre o a passeggiare significa trovare un alibi per eludere il divieto. Di per sé fare sport non è controindicato, il problema è il contagio. Per questo il senso di responsabilità verso se stessi e gli altri deve prevalere su tutto il resto”.

“Sono abituato a fare sport all’aria aperta e faccio fatica a farlo in casa – spiega Francesco Berti (Responsabile della Medicina della Sport dell’ASST di Cremona). “Stiamo combattendo contro un virus che ci sta contagiando tutti. Questa è e deve essere la nostra priorità. In questi giorni non faccio sport, nemmeno in casa perché voglio che il mio corpo utilizzi tutte le energie per combattere una possibile infezione. In un certo senso mi comporto come se fossi ammalato. Magio carboidrati, ho accettato di andare in anabolismo, quindi di ingrassare un paio di chili. Ripeto, il primo desiderio è che il mio organismo usi tutte le energie non per fare sport, ma per combattere una infezione. Inoltre le regole vanno rispettate, è un problema di emergenza sanitaria, si tratta di una cosa molto seria”.

Correre si può, ma dentro le mura domestiche

Il concetto è chiaro: rispettiamo le regole e non diamo credito a chi cerca di fare facili proseliti rivendicando un presunto diritto individuale a scapito della collettività. I numeri parlano chiaro: ieri nel nostro Paese ci sono stati 800 e 4821 nuovi contagiati. Le persone con coronavirus in Italia sono 42.681.

Per chi proprio non resiste, correre si può, ma solo dentro le mura domestiche. Prendiamo l’esempio Elisha Nochomovitz, il maratoneta di Tolosa che ha corso 42 km facendo avanti indietro sul balcone di casa.

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