‘Ndrangheta, confiscati beni per 40 milioni di euro VIDEO

Le indagini partite da un episodio di usura ai danni di un imprenditore cremonese.

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‘Ndrangheta, confiscati beni per 40 milioni di euro nell'ambito dell'operazione Aemilia.

‘Ndrangheta, confiscati beni per 40 milioni di euro

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cremona, coadiuvati dalle fiamme gialle del Comando Provinciale di Crotone hanno confiscato beni mobili ed immobili per un valore complessivo di 40 milioni di euro appartenenti ad esponenti della cosca della ‘ndrangheta riconducibile a Grande Aracri Nicolino.

Operazione Aemilia

Le attività, condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Cremona e coordinate della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, hanno consentito alla Corte d’Appello del capoluogo emiliano di giungere alla definitiva condanna di esponenti di spicco della cosca stanziatasi nelle aree a cavallo di Lombardia ed Emilia.
Le indagini hanno preso spunto da un episodio di usura perpetrato ai danni di un imprenditore cremonese da parte di un usuraio piacentino.

Le indagini

Gli approfondimenti e l’analisi dei flussi finanziari – poi confluiti nell’operazione Aemilia – hanno consentito di portare alla luce ulteriori episodi delittuosi commessi ai danni di imprenditori emiliani. In un caso è stato addirittura accertato : a fronte di 700mila euro la vittima è stata costretta e restituirne oltre un milione. Tutto ciò è stato possibile grazie allo strumentale utilizzo di società fasulle i cui bilanci apparivano perfettamente regolari grazie alla complicità di professionisti conniventi: oltre 20 milioni le fatture false scoperte.

Beni confiscati per 40 milioni

Gli illeciti proventi sono stati quindi riciclati attraverso molteplici investimenti: in complessi immobiliari, in strutture turistico-alberghiere, in società agricole, in società edili ed immobiliari, in imprese di trasporti e logistica. Nell’operazione odierna i finanzieri di Cremona hanno confiscato:
• 253 immobili industriali, commerciali e di civile abitazione, ubicati nelle provincie di Parma, Reggio Emila, Modena, Mantova, La Spezia e Crotone.
• 19 società operanti nelle provincie di Parma, Reggio Emilia, Mantova, Verona e Crotone;
• 50 automezzi, compreso un intero parco di autoarticolati di una società di autotrasporti del reggiano.

Beni convertiti per finalità sociali

Parte degli immobili e delle autovetture sono stati posti a disposizione delle forze di polizia, mentre gli autoarticolati sono stati consegnati al Corpo dei Vigili del Fuoco per le proprie attività istituzionali. Le indagini economico-finanziarie condotte dalla Guardia di Finanza hanno consentito di colpire il sodalizio criminale nel cuore dei propri interessi economici, patrimoniali e imprenditoriali, consentendo di restituire alla collettività i beni accumulati per finalità sociali.

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