'Ndrangheta: confiscati beni per 4,5 milioni di euro dalla Guardia di Finanza di Cremona
Le somme ottenute con questa azione finanziaria vanno ad aggiungersi ai 57 milioni di euro già confiscati negli anni scorsi.
Beni immobili, mobili registrati e quote societarie per più di quattro milioni di euro sono stati confiscati dai militari della Guardia di Finanza di Cremona.
L'operazione "Aemilia"
Maxi operazione quella della Guardia di Finanza di Cremona che ha visto il supporto delle fiamme gialle di Roma, Catanzaro e Crotone. Sono stati i finanzieri cremonesi a portare a termine la vicenda giudiziaria chiamata "Aemilia" mettendo in pratica il provvedimento di confisca che era stato emesso dalla Corte d'Appello di Bologna e confermato poi dalla cassazione.
L'azione dei finanzieri ha preso spunto da un caso di usura ai danni di un imprenditore cremonese da parte di un piacentino. Le forze dell'ordine hanno analizzato i flussi finanziari dell'usuraio scoprendo che aveva commesso episodi delittuosi ai danni di molti imprenditori emiliani.
Nel corso dell’indagine è stato ricostruito dagli agenti un apposito sistema criminale attraverso il quale i membri della 'ndrangheta riuscivano a reinvestire nel circuito legale ingenti risorse frutto di azioni delittuose. Gli agenti hanno così scoperto come gli illeciti proventi dell’associazione criminale sono stati ripuliti.
Valore di 4,5 milioni di euro
Riciclavano il denaro attraverso investimenti in complessi immobiliari, in strutture alberghiere, in società agricole, in società edili ed immobiliari e in imprese di trasporti e logistica. Il provvedimento patrimoniale eseguito nei giorni scorsi si aggiunge alle confische da oltre 57 milioni di euro già operate negli scorsi anni.
Grazie a quest'ultima azione il patrimonio dello stato potrà acquisire in via definitiva tutta una serie di beni. Stiamo parlando di 36 immobili ubicati nelle provincie di Crotone, Reggio Emilia, Parma, Roma e Verona. E ancora di 8 automezzi e 17 società di capitali operanti nel settore dell’edilizia e della ristorazione nelle provincie di Bologna, Modena, Parma, Catanzaro, Roma e Reggio Emilia.
Il valore complessivo dei beni confiscati è stimato a circa 4.5 milioni di euro. La nuova attività della Guardia di Finanza si inserisce nella strategia istituzionale di rafforzare l’azione di aggressione dei patrimoni illeciti nei confronti delle organizzazioni criminali di stampo mafioso colpendole il cuore quindi gli interessi economici.