CRONACA

Minaccia la madre e le morde una mano per rubarle i soldi, 37enne condannato a Cremona

Il tribunale gli ha inflitto una pena di un anno e dieci mesi di reclusione, i soprusi continuavano da anni

Minaccia la madre e le morde una mano per rubarle i soldi, 37enne condannato a Cremona

Durante il procedimento, il figlio ha negato la versione della madre, sostenendo di essere stato fatto entrare volontariamente in casa e di aver preso i soldi dopo una discussione, senza ricorrere alla violenza.

Minaccia la madre 66enne e la deruba

È arrivata ieri, venerdì 19 settembre 2025, la notizia della condanna nei confronti del 37enne cremonese che ha aggredito la madre e le ha sottratto del denaro qualche mese fa. L’uomo è stato giudicato con rito abbreviato e il tribunale lo ha riconosciuto colpevole di rapina, infliggendogli una pena di un anno e dieci mesi di reclusione, oltre a una multa di 700 euro.

L’episodio risale al 9 dicembre 2024. La mamma 66enne si trovava nel giardino della sua abitazione in provincia di Cremona. Dopo aver sentito il cane abbaiare, si è girata e ha visto il figlio entrare nel cortile e dirigersi verso l’interno della casa. Da lì è scoppiata una discussione, sfociata in un gesto violento.

Il morso alla mano e la denuncia

Il figlio l’ha afferrata per la mano e le ha dato un morso alla mano, riuscendo poi a impossessarsi di due banconote da venti euro contenute nel portafoglio. Due giorni dopo, dopo averci riflettuto approfonditamente, la donna ha sporto denuncia ai Carabinieri, raccontando una lunga serie di casi di tensione familiare.

Nella denuncia ha parlato di un rapporto ormai logorato da anni di conflitti e difficoltà legate alle dipendenze del figlio. Secondo il racconto, l’uomo fa uso di sostanze stupefacenti e alcoliche da circa vent’anni e, nonostante vari tentativi di intraprendere percorsi terapeutici, non è mai riuscito a interrompere definitivamente.

Già nei mesi precedenti la situazione era degenerata. Nel marzo 2024 la madre gli aveva chiesto di lasciare l’abitazione in cui viveva con un contratto di comodato perché era di proprietà della nipote e lei voleva venderla. Nonostante gli avesse trovato una nuova sistemazione, il 37enne si era rifiutato di trasferirsi.

Un calvario lungo anni

Dopo essersene andato, aveva reagito con minacce, insulti e continue richieste di denaro. Anche la nonna materna era stata coinvolta nelle intimidazioni. Dal mese di ottobre 2024, è iniziato un calvario. Si presentava più volte alla settimana a casa della madre, spesso in condizioni alterate.

Scavalcava il cancello, pretendeva soldi e arrivava a minacciare i familiari. La 66enne ha sempre rifiutato di consegnarglieli, fino all’aggressione culminata il 9 dicembre. Durante il procedimento, l’imputato ha negato la versione della madre, sostenendo di essere stato fatto entrare volontariamente in casa e di aver preso i soldi dopo una discussione, senza ricorrere alla violenza.

Il tribunale, tuttavia, ha ritenuto attendibile la ricostruzione della vittima e ha emesso la condanna in udienza preliminare.