Minacce all'arbitro durante Varese-Crema, nei guai la squadra di calcio femminile varesotta
Il giudice di gara è stato accerchiato da alcune giocatrici che aggressivamente lo hanno intimorito costringendolo a fuggire
Un comportamento inaccettabile quello tenuto dalle giocatrici e dai tifosi della squadra Città di Varese.
Insulti e minacce contro l'arbitro
Una partita al cardiopalma quella di calcio femminile tra le squadre Città di Varese e Crema che è finita quattro pari. Ma a renderla così colma di tensione non sono state le azioni di gioco, bensì le giocatrici della squadra di Varese. Dopo l'incontro, infatti, i supporter della squadra e alcune calciatrici si sono messe ad insultare pesantemente l'arbitro.
Il giudice di gara è stato atteso dopo il match e minacciato in modo aggressivo. Dopo essere stato accerchiato, i tifosi e le giocatrici gli hanno fatto un applauso ironico rivolgendogli le peggiori offese. Addirittura alcuni erano talmente infervorati da averlo costretto a scappare via nascondendosi nello spogliatoio.
Squalifiche per staff e alcune giocatrici
Si tratta di un comportamento inaccettabile. La violenza fisica o verbale non ha mai giustificazioni e inoltre, nessuno è intervenuto per difendere l'arbitro. A causa dell'accaduto, sono state prese pesanti decisioni contro la squadra varesotta. L'allenatore e lo staff del team dovranno scontare una squalifica di due mesi.
La società ha ricevuto una multa e le giocatrici Rebecca Maura e Letizia Benotti dovranno scontare cinque giorni di squalifica. Una brutta pagina di sport che sicuramente non verrà facilmente dimenticata, il presidente della squadra ha dichiarato che verificherà su quanto accaduto.