Lombardia confermata in zona gialla: si allo sci e alle seconde case. E gli spostamenti?
L’assessore al Welfare Letizia Moratti invita alla prudenza e al rispetto delle regole.
I dati sono stabili e non ci sono state impennate di casi, dunque è improbabile che oggi, venerdì 12 febbraio 2021, cambieremo colore. Ma l’assessore al Welfare Letizia Moratti invita alla prudenza e al rispetto delle regole:
Massima prudenza, non allentiamo l’attenzione. Comportamenti rigorosi e ispirati al senso civico devono sempre essere una priorità anche in un momento dove c’è voglia di socialità e di riprendere in mano la nostra vita.
Moratti invita alla prudenza per il week end
La vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha voluto ribadire ai cittadini l’importanza del rispetto di regole e precauzioni in vista del secondo fine settimana in zona gialla e della riapertura, già avvenuta o prossima, di attività e luoghi di interesse come musei e luoghi della cultura, oggi chiusi il sabato e la domenica.
"Siamo in un momento troppo importante per poter rischiare dei passi indietro e tornare in una situazione di emergenza. Stiamo per entrare nel vivo della campagna vaccinale, un percorso che ci porterà alla campagna di vaccinazione massiva. Per intraprendere questa strada è fondamentale che il dato sui contagi rimanga sotto controllo. Per questo raccomando a tutta la popolazione massima prudenza, rispetto di se stessi e degli altri, l’utilizzo dei dispositivi di protezione, il rispetto del distanziamento e dei divieti di assembramento."
Spostamenti tra regioni
Ma cosa accadrà soprattutto in termini di spostamenti tra regioni, soprattutto quelle gialle? La decisione definitiva verrà presa a margine di un vertice previsto tra i presidenti delle Regioni e il Governo uscente, durante il quale i governatori saranno chiamati a dare un parere sia formale che informale. Una scadenza che arriva in un momento molto delicato, sia dal lato dell’emergenza epidemiologica sia da quello politico, con un Governo in uscita, quello Conte, e uno nascente, quello Draghi.
Quindi: cautela o via libera? A prevalere sarà la linea della cautela. Sembra infatti che lo spostamento tra le regioni, anche gialle, sarà ancora vietato fino al 5 marzo. Spetterà poi al nuovo governo stabilire quali settori riaprire, analizzando i dati e l’andamento della campagna vaccinale. Fino a quella data quindi si potrà andare fuori dalla propria regione di residenza solo per motivi di lavoro, salute e urgenza, con l’autocertificazione. Potremo comunque raggiungere le seconde case anche al di fuori della nostra regione di residente ma con noi non potranno esserci nè parenti, nè amici.
Impianti da sci
Confermata la riapertura degli impianti sciistici da lunedì 15 febbraio 2021, nelle regioni gialle con capienza massima delle presenze giornaliere al 30% della portata oraria complessiva, calcolabile mediante l’introduzione di un tetto alla vendita di skipass giornalieri. Il Governatore della Lombardia, Attilio Fontana, a tal proposito ha già firmato un’ordinanza.
Bar e ristoranti
Il Comitato tecnico scientifico ha fissato le nuove regole per la riapertura serale di bar e ristoranti nelle regioni gialle e a pranzo in quelle arancioni. La scelta spetterà adesso al nuovo esecutivo che a ridosso del 5 marzo dovrà rimodulare i divieti.
Palestre e piscine
Le principali regole per la riapertura del settore sono state fissate dal ministero dello Sport e validate dal Comitato tecnico scientifico, infatti, sono già in un documento. Più in generale verrà data precedenza agli sport individuali e soltanto in un secondo momento potranno ripartire anche quelli di squadra e, poi, quelli “di contatto“:
Cinema e teatri
Un settore gravemente penalizzato quello dei cinema e dei teatri che preme per una riapertura con ingressi scaglionati e una capienza contingentata che consenta di mantenere il distanziamento.
“Teatri e cinema, insieme con i musei il sabato e la domenica – dicono il vicepresidente Moratti e l’assessore alla cultura, Galli, di Regione Lombardia – possono e anzi devono essere riaperti, pur con tutte le misure di prevenzione che garantiscano un distanziamento in totale sicurezza, e nel rispetto del coprifuoco fissato per le ore 22”.