Le foto dell'operazione record all'ospedale di Crema: rimosso un tumore di 30 chili alle ovaie
Per altre strutture ospedaliere la paziente 62enne era considerata inoperabile. Il nosocomio cremasco però, dopo un importante confronto tra specialisti, ha deciso di agire
Una situazione al limite su una paziente che presentava molteplici fattori di rischio e che già altre strutture ospedaliere avevano reputato come inoperabile. Ma il nosocomio di Crema non si è dato per vinto e ha agito in sicurezza dopo un importante confronto tra specialisti del mestiere. Il risultato finale è stato un capolavoro: rimosso un tumore di 30 kg alle ovaie.
Ospedale Crema, operazione record: rimosso tumore di 30 chili alle ovaie
A spiegare il quadro clinico di partenza della paziente, classe 1961, è stato il medico Stefano Addeo:
"Ci siamo trovati di fronte la situazione di una donna forte fumatrice, che soffre di obesità e con una serie di altre patologie".
Uno scenario talmente complesso che già altre strutture avevano ritenuto inoperabile. Ma nonostante le difficoltà iniziali, per l'équipe medica di ginecologia dell'Asst di Crema, guidata da Vincenzo Siliprandi, una possibilità di riuscita dell'intervento c'era.
"Prima di procedere all’intervento - spiega il ginecolo Addeo - è stato infatti necessario organizzare un lungo iter presa in carico tra specialisti per garantire lo svolgimento dell’operazione in assoluta sicurezza".
Un confronto fruttuoso che ha quindi portato alla scelta di agire. Di fronte ai molteplici fattori di rischio, però, il risultato finale è stato un vero successo: da entrambe le ovaie della paziente 62enne è stato infatti asportata un cistoadenoma di 30 kg.
"Un intervento straordinario - prosegue Addeo - per le dimensioni della massa asportata e reso possibile grazie all’apporto di tanti professionisti. Abbiamo provveduto integralmente all’asportazione della massa e delle ovaie, dopo che alla signora era già stato in passato asportato l’utero".
All'operazione, durata 2 ore e mezza, oltre ai ginecologi Vincenzo Siliprandi e Stefano Addeo con la specializzanda Chiara Panunzi, hanno lavorato il direttore dell’unità operativa di chirurgia Marco Monti e gli anestesisti Vittorio Perotti, Giuseppina Bonfanti e Giusy Meglio. Con loro anche lo specializzando Luca Fasani.
"Ora la donna - conclude il medico - è tornata alla sua quotidianità e sta bene. Prosegue il follow up presso la nostra struttura".
In riferimento al cistoadenoma, invece, il ginecologo ha affermato che si tratta di un tumore benigno nell’85% dei casi:
"Tende ad ingrandirsi velocemente, per questo è importante formulare una diagnosi precoce".
Qui di seguito le immagini dell'intervento chirurgico: consigliamo cautela nella visione perché, nonostante l'offuscamento, potrebbero urtare la vostra sensibilità.