L'auto acquistata online si rivela una truffa, ma anche la cucina e la stufa: 13 denunciati
Non accenna ad arrestarsi il fenomeno delle truffe sul web.
Cremona e Casalmaggiore: ancora truffe via web, i Carabinieri delle Compagnie di Cremona e Casalmaggiore denunciano altre tredici persone.
Tredici truffatori denunciati
Negli ultimi giorni i Carabinieri delle Compagnie di Cremona e Casalmaggiore, al termine delle rispettive attività di indagine, hanno denunciato per truffa altre tredici persone, undici cittadini italiani e due cittadini stranieri, otto dei quali on precedenti di polizia, residenti nelle province di Roma, Caserta, Napoli e Milano, ritenute responsabili di ben sei truffe commesse con l’utilizzo del web.
L'auto
I militari delle caserme di Cremona e Soresina hanno ricevuto tre denunce nelle quali le vittime hanno riferito di avere visto dei prodotti di interesse sulle pagine di alcuni social o su siti di vendite online.
La vittima che si è presentata a fine aprile nella caserma di Soresina ha specificato di avere visto, su una pagina di un social, un’auto in vendita al prezzo di 2.500 euro e ha deciso di acquistarla perché di suo gradimento. Ha prima contattato il venditore con messaggistica istantanea e poi, ricevuto il numero di telefono, ha definito i termini dell’accordo. L’auto sarebbe stata recapitata presso la sua abitazione entro due giorni per mezzo di un carro attrezzi. Definito il tutto, la vittima è stata invitata a pagare tramite vaglia postale e dopo avere eseguito il pagamento, lo ha fatto sapere al venditore. Ha quindi provato a contattarlo per sapere di eventuali problemi di consegna dell’auto, ma non ha più ricevuto risposta. Capito che qualcosa non andava, si è recato presso l’ufficio postale per bloccare il vaglia eseguito e qui ha scoperto che era già stato incassato dal truffatore. Non rimanendo altro da fare, ha presentato la denuncia che ha consentito ai Carabinieri di Soresina di individuare e denunciare un cittadino italiano di 53 anni, della provincia di Milano.
Gli pneumatici per auto
I militari della Stazione di Cremona hanno invece ricevuto altre due denunce. La prima è quella di un uomo che alcuni giorni fa ha comprato via web, tramite un sito specializzato, quattro pneumatici per auto pagando, mediante ricarica postepay, la cifra di 740 euro. Ha atteso l’arrivo delle gomme e non vedendole arrivare ha cercato i venditori che, nel frattempo, si erano resi irreperibili. Per tale fatto sono stati individuati e denunciati due cittadini italiani residenti in provincia di Roma di 35 e 57 anni.
Il bonifico
La seconda denuncia è stata presentata a metà luglio da un uomo che aveva ricevuto sul suo cellulare un messaggio dalla sua banca che lo avvisava che qualcuno, mediante un altro dispositivo, aveva fatto accesso al suo conto e che per risolvere il problema avrebbe dovuto digitare il link che gli era stato inviato. Una volta aperto il link, gli sono state richieste le credenziali del conto e poi gli è arrivato un avviso che un operatore lo avrebbe contattato entro breve. Contattato da una persona che fingeva di essere l’operatore della sua banca, è stato informato di un bonifico a sua insaputa che era già stato bloccato. In questo modo il finto operatore voleva acquisire la fiducia della vittima. Infatti, lo ha informato che era stato effettuato anche un altro bonifico fraudolento di 12.900 che poteva essere bloccato solo facendo un ulteriore bonifico a un determinato Iban che gli è stato indicato, motivo per cui gli chiedeva le credenziali. In realtà anziché bloccarlo, il finto operatore ha effettuato un bonifico di 12.900 euro e quando la vittima ha scoperto la truffa si è presentata in caserma per la denuncia. Mediante i numeri di telefono e di conto corrente sono state individuate e denunciate le due presunte autrici, di 59 e 82 anni, residenti in provincia di Napoli.
La cucina in vendita
Sono tre le denunce presentate dalle vittime di truffa presso le Stazioni di Gussola e Sospiro. A Gussola una persona si è presentata denunciando di avere posto in vendita, mediante un annuncio online, una cucina al prezzo di 1.500 euro. Quindi è stata contattata da una persona che ha detto di essere interessata all’acquisto e ha chiesto le modalità di pagamento. Al termine della trattativa l’acquirente ha chiesto all’inserzionista di recarsi presso un ATM di poste italiane e seguire le sue istruzioni per ricevere l’accredito della cifra pattuita. In realtà la vittima anziché ricevere il denaro ha effettuato sei ricariche postali, per un totale di 1.500 euro, nei confronti dello sconosciuto. Accortosi di avere inviato del denaro e di non aver ricevuto alcun accredito, ha presentato la denuncia. Per il fatto sono stati individuati due cittadini italiani e uno straniero, di età compresa tra i 23 e i 37 anni, residenti in provincia di Roma, che sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Il secondo fatto, conclusosi con la denuncia da parte dei Carabinieri di Gussola due persone di 34 e 29 anni, residenti in provincia di Napoli e con precedenti di polizia a carico, è avvenuto a inizio maggio scorso. Una donna del posto ha denunciato di avere effettuato una ricarica su una carta dell’importo di 210 euro quale corrispettivo di una polizza assicurativa relativa a un’auto a lei in uso. La vittima aveva cercato su internet delle informazioni per rinnovare una polizza assicurativa per auto e aveva trovato un annuncio che invitava alla stipula di un contratto, che riportava un numero di telefono da contattare. Dopo il contatto ha ricevuto, da un uomo che si è spacciato per agente assicurativo, un preventivo che è sembrato conveniente. In realtà quel numero non era riferibile a una società assicurativa e al telefono non ha risposto un agente assicurativo, ma un truffatore. Ha effettuato il pagamento della somma richiesta e ha inviato la ricevuta di pagamento in visione al finto assicuratore.
Non avendo ricevuto la polizza di copertura assicurativa la vittima ha capito di essere stata raggirata e ha presentato la denuncia. Le indagini, tramite i numeri di telefono e il codice utente verso il quale ha effettuato la ricarica, hanno permesso di risalire ai due autori della truffa che sono stati denunciati.
La stufa
Nella denuncia presentata a Sospiro a inizio febbraio, la vittima ha riferito di avere messo in vendita una stufa e di essere stata contattata da una persona che la voleva acquistare. Questa persona ha convinto la vittima a recarsi allo sportello postamat e, tramite istruzioni fornite al telefono, le ha fatto fare un’operazione di ricarica di 250 euro su una carta postepay, facendole credere che era invece un accredito a suo favore. Il truffatore ha poi detto alla vittima che l’operazione non era andata a buon fine, facendone ripetere una seconda operazione sempre da 250 euro. L’interlocutore ha detto nuovamente che l’operazione non era andata a buon fine e che avrebbe effettuato un bonifico, chiudendo la telefonata. Quando la vittima ha effettuato l’estratto conto ha però accertato che non solo non aveva ricevuto il bonifico, ma si è accorta che le due ricariche erano andate a buon fine per un totale di 500 euro.
Ha presentato la sua denuncia che ha consentito ai Carabinieri di Sospiro di individuare e denunciare due cittadini italiani e uno straniero, di età compresa tra i 18 e i 23 anni, residenti in provincia di Milano.