Lancia sassi dal ponte contro le auto e lo placcano i carabinieri
Fortunatamente nessun ferito, solo un paio di veicoli coinvolti. Ma il pensiero torna a Nilde...
In preda a un raptus di follia lancia sassi dal Ponte sull’Adda, placcato dai carabinieri finisce sedato in ospedale.
E’ accaduto oggi, giovedì, all’ora di pranzo, tra Spino d’Adda e Zelo Buon Persico.
In preda a un raptus di follia lancia sassi dal ponte
Un uomo, extracomunitario, in preda a un raptus di follia si è piazzato sul Ponte dell’Adda, ha iniziato a raccogliere i sassi dalla riva del ponte e poi a scagliarli contro le auto in corsa, colpendone un paio, o almeno così pare dalle prime testimonianze.
Una situazione pericolosa, pericolosissima, che poteva trasformarsi in tragedia, ma che fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri, è finita nel migliore dei modi.
Tempestivo l’intervento dei carabinieri
I passanti, infatti, visto quanto stava accadendo hanno allertato immediatamente il «112»: intervenuti subito sul posto i militari di Pandino, la Radiomobile di Crema e una pattuglia di Zelo Buon Persico.
I carabinieri hanno placcato l’uomo, ancora in forte stato di shock e che gridava frasi sconnesse, e siccome nonostante la loro presenza non accennava a calmarsi, sono stati costretti a bloccarlo a terra e ad ammanettarlo.
Sono stati costretti a sedarlo
Sul posto, poco dopo, sono arrivati anche i soccorsi con un’ambulanza da Crema, che l’ha trasportato presso l’ospedale cittadino, dove è stato sedato e dove gli sono state fatte analisi del sangue e degli accertamenti per capire se fosse o meno alterato da qualche sostanza.
Un paio di veicoli danneggiati, nessun ferito
Le indagini sono aperte, nei prossimi giorni le Forze dell’ordine renderanno noti i provvedimenti che prenderanno nei suoi confronti. Fortunatamente nessuno dei passanti si è fatto male, solamente un paio di veicoli danneggiati.
Nilde morì per un sasso
Nilde Caldarini, aveva 62 anni, e lo scorso novembre è morta dopo che la sua auto era stata centrata da un sasso lanciato da un terrapieno a Cernusco sul Naviglio. La donna stava tornando da un incontro con l’Aga di Pontirolo, di cui era volontaria.