L'aggressore con il machete evade dai domiciliari: portato in carcere
Lo scorso 25 settembre era finito ai domiciliari per lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma da taglio.
Doveva trovarsi agli arresti domiciliari, ma era assente durante il controllo. Arrestato dai Carabinieri del posto l'aggressore con il machete di Offanengo.
Arrestato 42enne
La mattina del 29 settembre i Carabinieri della Stazione di Romanengo hanno arrestato per evasione dagli arresti domiciliari un cittadino straniero di 42 anni, con precedenti di polizia a carico.
L’uomo si trovava agli arresti domiciliari dal 25 settembre scorso quando era stato convalidato il suo arresto avvenuto il pomeriggio precedente a Offanengo perché responsabile di lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma da taglio.
L'aggressione con il machete
Quel pomeriggio i Carabinieri di Romanengo erano intervenuti in forze per un violento litigio segnalato da molti residenti della via IV Novembre di Offanengo. Il 42enne, in evidente stato di ubriachezza, armato di un machete artigianale della lunghezza di 58 centimetri e aiutato da un connazionale 32enne, aveva aggredito due connazionali di 38 anni che avevano trovato riparo in un parco pubblico della zona e in una via limitrofa.
Uno di loro aveva vistosa ferita al braccio sinistro e perdeva molto sangue e l’altro aveva ferite alla testa e dietro l’orecchio. Curati al pronto soccorso di Crema, avevano ottenuto 10 giorni di prognosi. I due aggressori erano arrivati in auto nei pressi della pesa pubblica di Offanengo e, dopo essere scesi, hanno bevuto del whisky. Poi il 42enne si è fatto consegnare il machete che il 32enne nascondeva sotto la felpa ed è corso in direzione delle vittime.
Senza un apparente motivo, comunque non ancora chiarito, ha affrontato i connazionali e li ha colpiti con violenza, ferendoli in varie parti del corpo con l’oggetto tagliente. L’uomo era stato arrestato e nei suoi confronti era stata applicata della misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre il 32enne era stato denunciato e il machete era stato sequestrato.
Ai domiciliari ma non è in casa
Nella serata del 28 settembre, verso le 22.00, i militari della Stazione di Romanengo sono andati presso l’abitazione del 42enne per la verifica del rispetto degli arresti domiciliari. Hanno suonato il campanello, ma non hanno ottenuto risposta. I militari hanno atteso diversi minuti credendo che l’uomo non avesse sentito il campanello. Dopo diverso tempo hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco per entrare nell’abitazione e quando hanno effettuato l’accesso in casa hanno scoperto che il 42enne non era presente. I militari lo hanno cercato tutta la sera in paese ma non lo hanno trovato.
La mattina del 29 settembre i militari si sono portati nuovamente presso la sua abitazione per un controllo e lo hanno trovato in casa. A quel punto lo hanno accompagnato in caserma e tenuto conto che è previsto l’arresto anche fuori dei casi di flagranza e del fatto che non ha giustificato validamente l’allontanamento da casa, l’uomo è stato dichiarato in arresto per evasione. Quindi è stato accompagnato presso le camere di sicurezza della caserma di Crema in attesa dell’udienza di convalida svoltasi nella tarda mattinata del 30 settembre e conclusasi con la convalida dell’atto, l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere e il rinvio della decisione al prossimo marzo 2023.