La denuncia di un Carabiniere a Soresina: "Insultato da un superiore per le mie origini indiane"
Il primo episodio risale al 2 dicembre 2022, il superiore gli avrebbe detto che gli extracomunitari in caserma non possono entrare
Il militare ha dichiarato di sentirsi preso di mira e perseguitato a causa delle sue origini vivendo il lavoro in uno stato di allerta e tensione.
Insulti razzisti in caserma, la denuncia dell'appuntato
Un Carabiniere in servizio presso la stazione di Soresina ha recentemente denunciato un suo superiore per presunti atti discriminatori a sfondo razziale. L'appuntato scelto, di origini indiane e adottato da genitori italiani, ha presentato la sua denuncia presso la Procura e l'Autorità Nazionale Anticorruzione(Anac).
Il Comando generale dell'Arma ha risposto prontamente alla denuncia dichiarando di aver immediatamente informato l'autorità giudiziaria riguardo alla vicenda. Il protagonista di questa controversia è un appuntato scelto che ha segnalato il tenente colonnello comandante della Compagnia Carabinieri di Cremona.
Il Comando dei Carabinieri di Soresina:
I primi presunti insulti in mensa
La sua relazione è stata inviata al Comando Legione Carabinieri Lombardia, al Comando provinciale carabinieri Cremona, all'Anac e al Comando generale dell'Arma. La denuncia, stesa nel settembre del 2023, riporta episodi specifici che secondo il denunciante evidenziano atteggiamenti discriminatori.
Il primo episodio risale al 2 dicembre 2022 quando il Comandante di Compagnia avrebbe pronunciato frasi razziste nei confronti del Carabiniere all'interno della sala mensa. Il superiore gli avrebbe detto che gli extracomunitari in caserma non possono entrare. Inizialmente, per paura di ritorsioni, il militare ha scelto di non denunciare.
Lo chiamava "Gulash" anche davanti ai figli
Tuttavia, gli episodi di presunta discriminazione sarebbero continuati con il comandante di Compagnia che avrebbe soprannominato il Carabiniere "Gulash", un appellativo che l'appuntato ha chiaramente trovato di pessimo gusto. Questo comportamento si sarebbe verificato in varie occasioni durante le attività di servizio e anche durante un evento di festa in cui erano presenti anche i figli del denunciante.
Il Carabiniere ha dichiarato di sentirsi preso di mira e perseguitato a causa delle sue origini vivendo il lavoro in uno stato di allerta e tensione. A questo si aggiunge un provvedimento amministrativo ricevuto ad agosto del 2023 che ritiene essere pretestuoso e fuori luogo.