La confessione di Gottardelli: "L'ho ucciso perché mi ha rubato 400 mila euro, mi sono tolto un peso"
L'omicida di Fausto Gozzini ha deciso di parlare durante l'interrogatorio di garanzia.
L'assassino di Fausto Gozzini, Domenico Gottardelli, confessa al gil le motivazioni dell'omicidio che sarebbe stato ucciso per avergli rubato, a suo dire, 400mila euro: "Eravamo amici. Custodivo i soldi in garage e alcuni anni fa sono scomparsi. Può essere stato solo lui. Mi sono tolto un peso".
"L'ho ucciso perché mi ha rubato 400 mila euro, mi sono tolto un peso"
"Mi ha rubato 400mila euro e l'ho ucciso, mi sono tolto un peso".
E' quanto ha dichiarato l'ex idraulico Domenico Gottardelli, reo confesso dell'omicidio di mercoledì mattina a Casale Cremasco, al gip Elisa Mombelli durante l'interrogatorio di garanzia. Settantotto anni, una vita tra il lavoro e l'attività di volontario per l'assistenza dei trapiantati di fegato (anche lui lo è), Gottardelli si trova in carcere a Cremona da mercoledì mattina, dopo aver ucciso con un colpo di fucile l'imprenditore Fausto Gozzini, 61 anni.
Una vendetta privata: lo raggiunge in azienda e gli spara
Come riporta Prima Treviglio, dunque, il movente dell'omicidio fino a ieri avvolto nel mistero, sarebbe una vendetta. I due, vittima e assassino, erano infatti amici da tempo, entrambi frequentavano per le vacanze la Tunisia, ed evidentemente, stando a quanto sostenuto dall'arrestato, avevano anche rapporti economici.
Gottardelli custodiva in garage 400mila euro in contanti, frutto di risparmi accumulati nel tempo. Alcuni anni fa però i soldi erano spariti. Per l'ex idraulico nessun dubbio: “Può essere soltanto soltanto lui”.
E Mercoledì mattina la decisione di vendicarsi. Dopo essersi fatto dare un fucile da un conoscente (lui non possedeva il porto d'armi) si è recato in azienda da Gozzini e gli ha sparato. "Mi sono tolto un peso", avrebbe dichiarato al Gip.
Le indagini continuano
Intanto, le indagini proseguono. Stando a quanto emerso, Gottardelli in carcere è "sereno": dopo l'iniziale silenzio, ha scelto di spiegare qualcosa agli inquirenti, ed è consapevole di quanto gli viene contestato. Indagini sono in corso anche per appurare quali fossero, e se ci fossero realmente, rapporti economici tra i due, e a quando risalisse il contenzioso di cui parla ora Gottardelli.
(Nella foto di copertina: la macchina di Gottardelli all'interno dell'azienda di Fausto Gozzini)