Istigazione al sesso con animali: denunciato prete di Lodi

Due denunce contro don Marco Scandelli: nato a Lodi ma residente a San Marino.

Istigazione al sesso con animali: denunciato prete di Lodi
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Istigazione al sesso con animali: nei guai un prete originario di Lodi

Istigazione al sesso con animali

Due denunce contro don Marco Scandelli nato a Lodi il 7 giugno 1980 residente in Borgo Maggiore nella repubblica di San Marino in qualità di parroco della parrocchia di Borgo Maggiore e riconosciuta nello stato del Titano con il nome di Associazione Madonna della Consolazione nella Parrocchia di Borgo Maggiore  ma cittadino italiano.

“Con un animale non si scandalizza nessuno”

Le due denunce sono state indirizzate alla procura della repubblica di Lodi e a quella dello Stato di San Marino e sono state inoltrate questa mattina a firma del presidente nazionale dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA Lorenzo Croce per il reato di istigazione al maltrattamento di animali ai sensi dell’articolo 544 del codice penale (per la denuncia italiana) e per violazione dell’articolo 282 bis del codice penale della repubblica di San Marino, il prete denunciato infatti aveva nei giorni scorsi pubblicato sui social una frase inammissibile sostenendo che per una persona: “non era lecito far sesso con i bambini, ma qualora avessero delle pulsioni possono fare sesso a pagamento con un uomo o una donna, o al limite con un animale tanto non si scandalizza nessuno“. Secondo l’associazione animalista si tratta di parole che “istigano alla pratica contro natura del sesso con animali e che quindi si configura come reato ai sensi degli articoli del codice penale di ciascuno dei due stati.

Prenda le distanze

“Che un parroco tra l’altro giovane si lasci andare a scrivere frasi abominevoli ci lascia davvero senza parole- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- io mi auguro che la curia dove questo sacerdote risulta essere particolarmente protetto dai suoi superiori faccia un indagine accurata al pari di quelle delle due procure, per verificare se oltre che con le parole già di per se assurde e ingiustificabili, questo signore in abito talare non abbia in qualche modo messo in pratica egli stesso o qualcuno di sua conoscenza quanto contenuto nella parte finale della sua frase irripetibile e che ne prenda le distanze in maniera chiara, cosa che finora non abbiamo visto fare al vescovo che invece pare gli abbia concesso di andare in vacanza per alcuni giorni a fare il bagno in provincia di Lucca, anzichè fare penitenza come meriterebbe.

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