Ispettore della Polizia si toglie la vita a Cremona: è il terzo suicidio tra le Forze dell'Ordine in 24 ore
Prima di lui si erano tolti la vita un carabiniere a Rimini e un agente della Polizia Locale a Jesolo.
In 24 ore si sono suicidati tre appartenenti delle Forze dell'Ordine: un carabiniere della forestale di 39 anni a Rimini, un appartenente della Polizia locale a Jesolo e a Cremona un ispettore della Polizia. La denuncia del Segretario Generale Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto.
Ispettore della Polizia si toglie la vita a Cremona
E' allarme nelle forze dell'ordine dove, in 24 ore, due poliziotti e un carabiniere si sono tolti la vita. Il primo dramma si è consumato a Rimini dove, mercoledì 7 settembre 2022, nel pomeriggio, F.G. 39 anni, carabinieri forestale si è tolto la vita in caserma utilizzando la pistola di ordinanza. Il suo corpo è stato ritrovato dai colleghi ma, nonostante il tempestivo allarme e i soccorsi prontamente giunti sul posto, il 39enne è deceduto.
Poco dopo, a Jesolo, un agente della Polizia Locale di 43 anni si è suicidato nella sua abitazione.
Mentre, nella mattinata di ieri 8 settembre 2022, è arrivata la notizia del suicidio di un poliziotto di Cremona. L'uomo, vice ispettore 59enne, si è tolto la vita con la pistola d'ordinanza.
48 suicidi da inizio anno
L'Osservatorio Suicidi in divisa rivela che sono almeno 48 gli appartenenti alle Forze dell'Ordine che da inizio anno si sono tolti la vita. Si tratta, per l'esattezza, di dieci Carabinieri, sei uomini della Guardia di Finanza, tre membri dell’Esercito, tre agenti di Polizia Penitenziaria, 16 poliziotti, cinque agenti della Polizia Locale. A questi vanno aggiunti anche due Vigili del fuoco, un membro dell’Aeronautica militare e due guardie giurate.
Nel 2021 gli eventi segnalati erano stati 57, 51 nel 2020 51 e 69 nel 2019. "In media ogni cinque giorni un cittadino in uniforme si toglie la vita, ma il numero effettivo potrebbe essere addirittura superiore perché non tutti gli eventi vengono resi noti, il più delle volte per volontà dei familiari", afferma l'Osservatorio Suicidi in Divisa.
Il "Virus suicidi" galoppa sempre più
"Galoppa sempre più velocemente il “VIRUS SUICIDI” nelle forze di Polizia e miete sempre più vittime nel silenzio “tombale” del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che a parere del LI.SI.PO, sebbene più volte sollecitato ad intervenire sulla tragica problematica, ad oggi si registra solo ed esclusivamente una politica fallimentare sotto tutti gli effetti ed i tanti suicidi che si sono consumati nelle Forze dell’ordine ne sono la prova", dichiara il Segretario Generale Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto.
"Nessuna modifica alla strategia di contrasto della piaga suicidi - ha rimarcato de Lieto – si è preferito proseguire sulla stessa strada che a giudizio del LI.SI.PO. è palesemente fallimentare. Signor Ministero dell’Interno, troppe mamme, troppe mogli e troppi figli piangono gli appartenenti delle Forze dell’Ordine che si sono suicidati e attendono la giusta risoluzione per debellare definitivamente questa “strage silenziosa” che, a parere del LI.SI.PO., non passa attraverso le mega riunioni dove si sprecano fiumi di parole”…."