A Robecco d'Oglio

Insulta, minaccia e picchia la moglie ripetutamente davanti agli occhi dei figli

Anche a Pizzighettone un 30enne si è reso protagonista di una grave vicenda di maltrattamenti nei confronti della madre

Insulta, minaccia e picchia la moglie ripetutamente davanti agli occhi dei figli
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Due gravi vicende di maltrattamenti in famiglia sono state risolte dai Carabinieri del Comando provinciale di Cremona a Robecco d'Oglio e Pizzighettone. Nel primo caso una donna veniva costantemente insultata, picchiata e minacciata dal marito davanti agli occhi dei figli. Nel secondo, invece, a essere presa di mira è stata la madre di un 30enne con precedenti.

Insulta e picchia la moglie ripetutamente davanti agli occhi dei figli

Nel corso del pomeriggio di mercoledì 3 gennaio 2024, i Carabinieri della Stazione di Robecco d’Oglio hanno sottoposto un 43enne, con precedenti di polizia a carico, alla misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare e di divieto di avvicinamento, emessa dal Tribunale di Cremona, per tutelare i figli minori e la moglie che aveva denunciato di aver subito ripetuti e continui maltrattamenti, oltre a percosse per cui è ricorsa a cure mediche.

La donna ha raccontato ai militari dell'Arma le condotte di violenza verbale e fisica da parte del marito, con minacce di morte, insulti e aggressioni. I Carabinieri della Stazione di Robecco d’Oglio hanno così avviato le indagini, trovando riscontro a quanto riferito dalla vittima.

Hanno quindi riferito il tutto all’autorità giudiziaria che, tenuto conto della gravità, della ripetitività e della cadenza dei maltrattamenti, ha emesso il provvedimento cautelare imponendo al 43enne di lasciare la casa familiare perché non era più possibile la convivenza tra le mura domestiche, imponendogli anche di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie. Il provvedimento è stato immediatamente notificato all’uomo dai Carabinieri di Robecco d’Oglio.

Un caso di maltrattamenti in famiglia anche a Pizzighettone

Nel pomeriggio di ieri, giovedì 4 gennaio 2024, invece, i Carabinieri della Stazione di Pizzighettone hanno sottoposto un 30enne, con precedenti di polizia a carico, alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento, emessa dal Tribunale di Cremona per tutelare la madre che aveva denunciato di avere subito i perduranti maltrattamenti e condotte vessatorie.

La donna ha spiegato ai militari dell'Arma delle reiterate condotte di violenza verbale e fisica subite dal figlio, unite a minacce e insulti. I militari della Stazione di Pizzighettone hanno avviato così le indagini, trovando riscontro a quanto riferito dalla vittima. Hanno quindi riferito il tutto all’autorità giudiziaria che, tenuto conto della gravità, della ripetitività e della cadenza dei maltrattamenti, ha emesso il provvedimento cautelare imponendo al 30enne di lasciare la casa familiare perché non era più possibile la convivenza, imponendogli anche di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla madre.

Durante le operazioni di notifica del provvedimento il 30enne è stato anche trovato in possesso di 10 grammi di hashish e per tale motivo veniva segnalato dai Carabinieri di Pizzighettone alla Prefettura di Cremona quale assuntore di droga.

Non può avvicinarsi all'ex, ma lo raggiunge a casa e lo accoltella

Nella serata di mercoledì 3 gennaio 2024, infine, i Carabinieri della Stazione di Montodine hanno arrestato una donna di 27 anni per la violazione del divieto di avvicinamento emesso dal Tribunale di Cremona, atti persecutori e lesioni personali aggravate, nei confronti dell’ex compagno.

L’arresto in flagranza di reato è avvenuto nell’abitazione del suo ex compagno dove la donna, arrivata poco prima, al culmine dell’ennesima lite lo ha accoltellato con un coltello da cucina, ferendolo in modo lieve alla spalla. Il coltello è stato sottoposto a sequestro e l’uomo trasportato presso l’Ospedale Civile di Crema per le cure del caso.

Tenuto conto della gravità dei fatti e nella flagranza del reato i Carabinieri hanno tratto in arresto la donna e l'hanno condotta presso la Casa Circondariale di Brescia Verziano, a disposizione della Procura della Repubblica di Cremona.

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