Cremona

In comunità per scontare la pena gira video provocanti e scappa, 34enne finisce in carcere

La donna è stata arrestata per non aver rispettato gli obblighi di detenzione domiciliare.

In comunità per scontare la pena gira video provocanti e scappa, 34enne finisce in carcere
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Non rispetta gli obblighi di detenzione domiciliare, i Carabinieri arrestano una 34enne albanese.

Arrestato 34enne dell'Albania

I Carabinieri della Stazione di Cremona, in ottemperanza ad una misura di aggravamento di un ordine di esecuzione per l’espiazione in carcere di un cumulo di pena, traevano in arresto la cittadina albanese M.D. classe 1987, domiciliata insieme ai due figli minori presso una casa famiglia di Cremona, già sottoposta alla misura della detenzione domiciliare.

La donna infatti, dall’aprile del 2020, si trovava presso una casa famiglia del capoluogo cremonese al fine di scontare la misura della detenzione domiciliare, cosi come disposto dalla Procura di Venezia. La 34enne albanese era stata condannata ad una pena complessiva di 5 anni e 24 giorni in quanto riconosciuta colpevole dei reati di lesioni aggravate e violenza privata commessi nel 2007 a Firenze e del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso commesso in Soana (VR) nel 2017.

La richiesta di aggravamento della pena

La richiesta dell’aggravamento della pena, formulata dai Carabinieri di Cremona al Giudice di Sorveglianza, è stata avanzata in quanto il comportamento della donna all’interno della comunità di reclusione che l’aveva accolta, contravveniva profondamente sia agli obblighi ai quali la stessa era sottoposta sia alle regole di convivenza previste all’interno della struttura. La detenuta infatti in un’occasione, e senza autorizzazione alcuna, aveva lasciato la comunità e avrebbe inoltre realizzato dei video in cui alcune giovani ospiti della casa famiglia, ballavano in maniera provocante e sessualmente esplicita e questi stessi video li avrebbe trasmessi ad alcuni suoi contatti a fini lucrativi.
Per questo, a seguito della raccolta delle segnalazioni fatte dalla stessa struttura e dei ripetuti controlli messi in atto dai militari, il Giudice di Sorveglianza ha accolto la richiesta dei Carabinieri aggravando la pena e disponendo l’immediata carcerazione della condannata.

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