AGNADELLO

Il malore in auto e lo schianto, Luca muore due giorni dopo in ospedale: aveva 59 anni

Luca Fasoli sembrava essersi ripreso, ma nella mattinata di venerdì è sopraggiunto il decesso

Il malore in auto e lo schianto, Luca muore due giorni dopo in ospedale: aveva 59 anni
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Morto in ospedale due giorni dopo l'incidente in auto: non ce l'ha fatta Luca Fasoli. Aveva 59 anni.

Muore due giorni dopo l'incidente

Una tragica fatalità ha portato alla scomparsa di Luca Fasoli, 59 anni, ex portiere dell’Agnadellese e della Capralbese, squadre in cui aveva militato fino all'età di 50 anni. Fasoli è deceduto dopo essere stato coinvolto in un incidente stradale che, inizialmente, non sembrava aver provocato conseguenze gravi.

Il malore e l'incidente

La mattina di mercoledì 18 settembre 2024, Fasoli stava guidando la sua Fiat Panda nel centro di Agnadello quando, arrivato in via Piave, ha perso improvvisamente il controllo del veicolo, probabilmente a causa di un malore, presumibilmente un infarto. L'auto è finita contro una vettura parcheggiata.

Trasportato in ospedale

Immediatamente, sul luogo dell’incidente sono intervenute un’ambulanza della Croce Bianca di Rivolta d'Adda e un’automedica. I soccorritori hanno trovato Fasoli in uno stato di semincoscienza. Dopo averlo stabilizzato, è stato trasportato in ospedale. Le sue condizioni non sembravano inizialmente molto gravi e si sperava in una rapida ripresa.

Il decesso

Purtroppo, nella mattina di venerdì 20 settembre 2024, due giorni dopo l’incidente, la situazione è drasticamente peggiorata e Luca Fasoli è deceduto in ospedale. La notizia ha scosso profondamente la comunità locale, lasciando un vuoto tra amici, ex compagni di squadra e tutti coloro che lo conoscevano e lo apprezzavano, sia dentro che fuori dal campo di calcio.

L'Agnadellese lo ha voluto ricordare in un post su Facebook:

Queste sono le parole che non si vorrebbe mai scrivere ad un amico: quelle dell’addio.
Vorresti parlare con lui di quanto gli vuoi bene o delle passioni che avete in comune. E quante volte lo abbiamo fatto, caro Luca. Dalla tua lunga carriera nel mondo del calcio, che sembrava intramontabile, battendo quasi ogni record di longevità sportiva; agli eventi in paese, dove sei sempre stato protagonista assoluto: dalla sagra al Trofeo della Vittoria, ogni bel ricordo mondano era legato spesso al tuo volto sorridente, che strappava una risata a tutti e ci coinvolgeva nello star bene in comunità.
Fino alla tua vita privata, mai nascosta e sempre condivisa in chi riponevi confidenza, con l’amore sempre incondizionato per i tuoi genitori e, in particolare, per la tua amata mamma.
Ed era facile avere fiducia in te, Faso: non hai mai negato una mano a nessuno e ti sei sempre mostrato per la persona umile e solare che eri. Quest’ultimo verbo al passato fa male. È doloroso sapere che d’ora in avanti le porte dei nostri campi da calcio e quelle dei nostri cuori resteranno scoperte per la tua assenza.
Ci consola solo immaginarti di nuovo finalmente felice, riabbracciato alla tua cara mamma.
È la carezza di un figlio, di un fratello o di un amico, quella di cui avremmo bisogno anche noi in questo momento per asciugare le nostre bagnate guance. Mandacene una da lassù, se puoi.
Noi, da qui, faremo del nostro meglio per coltivare per sempre il tuo felice ricordo e la tua amicizia.
Per sempre nostro amico: ciao Faso

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