Il giallo della morte di Mauro Pamiro a Crema, il pm ha chiuso il caso
Sembra che sia vicina la conclusione delle indagini eppure i dubbi e i misteri di questa morte rimangono molti

Il pm chiude il caso del giallo legato alla morte dell'insegnante, a quanto pare non si tratterebbe di omicidio ma di una caduta o di un suicidio.
Il giallo di Crema
Il gip del tribunale di Cremona aveva deciso a gennaio di non archiviare il caso della morte di Pamiro ma nel frattempo qualcosa è cambiato. Il musicista Mauro Pamiro fu trovato privo di vita a Crema in un cantiere di via Don Mazzolari più di due anni fa, il 29 giugno 2020.
La via dove avvenne l'omicidio:
A inizio anno il gip aveva accolto l'opposizione della famiglia alla chiusura del caso e l'indagine era proseguita con l'ipotesi di accusa di omicidio nei confronti dell'unica indagata: la moglie Debora Stella. All'epoca dei fatti, come riporta NewsPrima, il comportamento della donna è quello che ha destato maggiore sospetto in quanto non voleva collaborare.

Poi erano arrivati i risultati dell'autopsia, Mauro Pamiro è morto a causa di una caduta da un'altezza di almeno sei metri. Ma allora perché aveva un buco in testa? Con certezza sappiamo che non si tratta di un colpo di arma da fuoco ma più che altro di un oggetto contundente. Come se l'è procurata quella ferita?
I dubbi della famiglia
Le domande non hanno mai avuto una risposta certa, i genitori della vittima erano andati a sollevare la questione a "Chi l'ha visto?" e sono sempre stati in prima linea nel richiedere che si indagasse sulla morte del figlio. Il padre sosteneva che il corpo fosse stato portato in un secondo momento al cantiere e che fosse stato ucciso in un altro luogo. Aveva esposto le sue teorie in diversi programmi televisivi.

Eppure tuttora non è possibile stabilire se l'insegnante si suicidò o se fu una caduta per sbaglio. La procura esclude l'ipotesi di omicidio. Per la seconda volta la procura di Cremona ha chiesto che venga archiviata l'inchiesta. Il sostituto procuratore Davide Rocco ha fatto richiesta al giudice delle indagini preliminari Giulia Masci che il caso venga chiuso.
Per il pm non è omicidio
Per il pm non si tratta di omicidio. La decisione finale è nelle mani del gip che nei mesi scorsi aveva deciso di disporre nuove perizie. Dai risultati era emerso che non c'erano tracce di sangue sulle auto dei coniugi e nell'abitazione dei due. L'unico elemento che potrebbe dare adito a teorie differenti da quelle del pm è la presenza di due capelli sulla tegola ritrovata vicino al cadavere che non appartengono alla vittima.
Non ci sono altri elementi che avvalorano l'ipotesi dell'omicidio, le probabilità che il gip chiuda definitivamente la questione sono molto alte. Non ci resta che attendere per scoprire se questa tragedia verrà archiviata.