CRONACA

Il falso noleggio auto e il finto antiquario, quattro truffatrici denunciate

Vittime raggirate per un totale di oltre 1.500 euro

Il falso noleggio auto e il finto antiquario, quattro truffatrici denunciate

I Carabinieri hanno denunciato quattro donne, residenti fuori Cremona, ritenute responsabili di due distinte truffe online che hanno causato alle vittime un danno economico totale di oltre 1.500 euro.

Il falso noleggio auto

Si apre con la denuncia di un cittadino di Gussola la prima indagine che ha portato i Carabinieri della locale Stazione a smascherare una truffa ben architettata. Come riportato in un comunicato stampa, a metà agosto scorso, la vittima aveva cercato un’auto a noleggio online su un sito specializzato e, dopo aver trovato un’offerta, ha contattato il numero indicato.

Dopo aver concordato i termini del noleggio, l’uomo ha effettuato un bonifico bancario di oltre 450 euro a un IBAN ricevuto via messaggio, come richiesto dagli interlocutori. Subito dopo il pagamento dell’intera somma, i venditori sono svaniti nel nulla, rendendosi irreperibili e, ovviamente, non consegnando mai l’autovettura.

Le Forze dell’Ordine hanno prontamente avviato accertamenti sulla movimentazione dei fondi e sul numero di telefono utilizzato per inviare le coordinate bancarie. Questo meticoloso lavoro di tracciamento ha permesso di risalire a due donne, di 42 e 56 anni, entrambe residenti fuori provincia e già note alle forze dell’ordine. A seguito delle indagini che hanno confermato il raggiro, i Carabinieri di Gussola le hanno denunciate all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di truffa in concorso.

Il sedicente antiquario

Un copione simile, ma con una diversa merce in ballo, è avvenuto nel comune di Sospiro, dove un’altra vittima ha presentato denuncia nell’aprile scorso. Una donna del posto aveva messo in vendita su un noto sito online alcune porte in legno risalenti agli anni ’60.

È stata contattata da un sedicente antiquario, il quale si è mostrato molto interessato all’acquisto. Con una complessa messa in scena, il truffatore ha convinto la venditrice a recarsi presso un ufficio postale, inducendola a eseguire delle ricariche Postepay con la falsa motivazione che si trattasse del metodo corretto per ricevere il pagamento dovuto.

Con la scusa che le prime ricariche non erano andate a buon fine, l’interlocutore ha spinto la vittima a eseguire ben quattro distinte transazioni, per un ammontare complessivo che ha superato i 1.100 euro.

Solo dopo che il finto antiquario ha interrotto ogni comunicazione, la donna si è resa conto che le operazioni eseguite non erano incassi, ma vere e proprie ricariche a favore di perfetti sconosciuti.

I Carabinieri della Stazione di Sospiro hanno immediatamente avviato le indagini, concentrandosi sui numeri delle carte Postepay ricaricate dalla vittima. Attraverso questi accertamenti, sono riusciti a identificare le presunte responsabili: si tratta di due ragazze di 24 anni, anche loro residenti fuori provincia. Anche in questo caso, le due giovani sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di truffa in concorso.