I due pusher di via Brescia, la piazza di spaccio della cocaina era... la loro casa
Intercettati due soggetti di origini tunisine finiti sotto indagine per 14 diversi capi di imputazione legati alle sostanze stupefacenti
Un giro di spaccio di cocaina consolidato che si svolgeva a Cremona prima in corso Matteotti e poi in via Brescia. La loro rete di affari illeciti legati alla sostanza stupefacente è stata però bloccata dall'intervento della sezione Antidroga della Squadra Mobile: intercettati due soggetti di origini tunisine che sono indagati per un totale di quattordici capi di imputazione. La loro piazza di spaccio non si manifestava alla luce del sole, bensì tra le mura della loro casa.
Pusher di cocaina intercettati a Cremona
Al termine delle indagini e di tutti gli accertamenti del caso che hanno consentito di raccogliere una consistente quantità di prove, la sezione Antidroga della Squadra Mobile di Cremona ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due cittadini di origine tunisina sui quali penderebbero addirittura 14 capi di imputazione in totale legati sia a violazioni della normativa in materia di stupefacenti, sia a episodi di resistenza a pubblico ufficiale.
La loro posizione è finita sotto l'occhio della Polizia di Stato a partire dalla fine dello scorso settembre. Da quel momento in poi, gli agenti dell'Antidroga hanno ricostruito circa 40 cessioni di sostanze stupefacenti, per lo più cocaina, che sono avvenute in un brevissimo periodo di tempo in una singolare piazza di spaccio. I due soggetti indagati, infatti, sfruttavano le loro abitazioni per smerciare le dosi di stupefacenti al fine di non correre pericoli di essere visti per le strade.
Spacciavano dentro casa prima in corso Matteotti e poi in via Brescia
Le investigazioni hanno avuto come punto di origine corso Matteotti, una via centrale di Cremona nella quale i due tunisini avevano una casa. Qui gli inquirenti hanno notato un via vai anomalo di persone note per il fatto di assumere sostanze stupefacenti.
Oltre a ciò, gli agenti dell'Antidroga li hanno anche tenuti monitorati durante i loro frequenti viaggi in altre città della Lombardia e dell'Emilia Romagna.
Accade però che, a seguito di uno sfratto esecutivo, i due tunisini si siano spostati di abitazione andando a vivere in un appartamento della periferia situato in via Brescia. Nonostante il trasferimento, però, non si è per nulla fermata la loro fiorente attività di spaccio che è andata avanti fino allo scorso sabato 13 gennaio 2024.
L'arresto
La Polizia di Stato, infatti, è riuscita a rintracciare uno dei due soggetti indagati nei pressi di un esercizio commerciale proprio in via Brescia. Il tunisino è stato subito fermato e portato in carcere, in esecuzione di una misura cautelare disposta dal Giudice per le Indagini di Cremona.
All'interno della sua abitazione sono state rinvenute e sequestrate 20 dosi di cocaina, già suddivise e pronte per essere vendute. Lo stesso giorno dell'arresto, tuttavia, non è stato rintracciato il suo complice, indagato per gli stessi reati.
Grazie all'analisi delle telecamere di videosorveglianza e all'acquisizione di altri elementi investigativi, si è scoperto che l'altro tunisino si trovasse a Salerno, in Campania, città dalla quale aveva intenzione di imbarcarsi su una nave al fine di raggiungere la sua patria d'origine. Immediatamente, è stata allertata la Squadra Mobile per fermarlo.
Anche grazie a questa collaborazione tra i due uffici, è stato possibile sapere che il secondo indagato fosse rientrato a Cremona. Qui, ad attenderlo, ha trovato una pattuglia della Squadra Mobile, in costante appostamento presso la sua abitazione.
Nella mattinata di lunedì scorso, 15 gennaio 2024, anche nei suoi confronti è stata data esecuzione alla custodia cautelare in carcere. Entrambi i pusher si trovano attualmente nella casa circondariale di Cremona, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.