Guardie coi catarifrangenti e cacciatori mimetici: le nuove (e discusse) regole per la caccia in Lombardia
Gli ambientalisti: "un chiaro regalo ai bracconieri".
Regione Lombardia torna sulla caccia e sulle norme da rispettare, ma questa volta a dover sottostare alle restrizioni regionali sarebbero i guardiacaccia. Secondo le nuove modifiche apportate alla Legge regionale 26/93 intitolata “Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria”, i guardiacaccia dovrebbero indossare giubbino e copricapo ad alta visibilità e utilizzare anche un visore notturno nella caccia al cinghiale (che, secondo le modifiche, sarà autorizzata tutto l’anno).
Le critiche degli animalisti
Sul sito di WWF Italia i volontari a difesa degli animali hanno voluto dare sfogo alle proprie perplessità e critiche in merito a queste modifiche. Le critiche sono state espresse in una nota anche da Legambiente, Lav, Lac, Enpa, Gaia, Lipu, Gol e Cabs Bird Guard. Si legge:
Tra le nuove modifiche approvate dalla Commissione VIII che andranno in aula il 12 maggio prossimo spicca per assurdità l’obbligo per le Guardie Venatorie Volontarie di indossare un giubbino e copricapo ad alta visibilità: un chiaro regalo ai bracconieri. Immaginare un guardiacaccia visibile come un catarifrangente, che cerca di sorprendere uno dei tanti bracconieri che abbatte specie protette o usa mezzi vietati, sembra più una barzelletta che un atto legislativo di un paese serio. A meno che la scusa sia una norma a vantaggio della sicurezza (dei soli agenti venatori volontari?), perché in tal senso in molte nazioni l’indumento ad alta visibilità è imposto allora ai cacciatori, non certo ai guardiacaccia: negli Stati Uniti ad esempio il vestiario ad alta visibilità è obbligatorio in quasi tutte le forme di caccia, tanto da essere definito “Hunting Orange”.
Regione Lombardia con l’approvazione di questa modifica incredibile in realtà andrebbe ad indebolire l’attività delle Guardie venatorie volontarie che è vitale per la lotta al bracconaggio.
L’importanza dell’effetto a sorpresa dei guardiacaccia
In Lombardia le Guardie Venatorie WWF e di Legambiente nel 2019 hanno sorpreso oltre 61 cacciatori che commettevano illeciti penali. Inoltre, come ricordato dallo stesso WWF, le Guardie Giurate Volontarie sono ufficialmente Pubblici Ufficiali e, a seconda dei pareri delle Procure della Repubblica, anche Agenti di Polizia Giudiziaria. Proprio in base a questa loro funzione istituzionalmente riconosciuta indossano abbigliamento uniformato al fine di essere riconoscibili, e i Prefetti approvano le divise e/o i distintivi ai sensi del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza. Secondo queste informazioni sembra quindi illegittimo che la Regione obblighi ad indossare abbigliamento di comune utilizzo (come giubbini catarifrangenti) che potrebbe generare confusione ed essere addirittura utilizzato da persone prive di Decreto di Guardia Giurata.
Va inoltre ricordato che le GGV non sono solo composte da associazioni ambientaliste ma anche da associazioni venatorie e degli agricoltori: bisogna ora vedere che posizione assumeranno in merito a queste nuove modifiche.
Non è la prima decisione sulla caccia discussa
Nel corso degli ultimi mesi si era già parlato di caccia in Lombardia quando il Consiglio di Stato a fine marzo aveva respinto il tentativo della Regione Lombardia di riaprire la caccia alla volpe (nonostante l’emergenza sanitaria già in corso). LEGGI QUI TUTTE LE INFO
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