Gli studenti del Torriani di Cremona piangono l'amato prof Fanfoni morto per un malore
La scuola è piena di striscioni per il mitico insegnante di informatica amato da studenti e colleghi.

I suoi ragazzi lo stavano aspettando in classe per la lezione di mercoledì mattina ma non si è presentato, mai avrebbero pensato che Fanfo non c'era più.

Amato da tutti
Il malore è stato fatale per il professor Giuseppe Fanfoni, nato nel 1963 avrebbe compiuto sessant'anni tra pochi mesi. La tragedia è avvenuta mercoledì mattina. Gli studenti dell'IIS Janello Torriani di Cremona lo stavano aspettando per la lezione di informativa ma non è mai arrivato.

Preoccupati dalla sua assenza, i ragazzi gli hanno scritto sul cellulare nel pomeriggio ma non hanno ottenuto risposta. È morto da solo in casa, quando la compagna e il figlio sono rientrati non c'era già più niente da fare. Un malore ha tolto la vita ad un uomo amato da tutti, dai giovani e dai colleghi coetanei.
Giuseppe era conosciuto da tutti come Fanfo, faceva il professore di informatica al Torriani da sette anni e in precedenza aveva lavorato al Pacioli di Crema. Laureato alla statale di Milano, chi lo ha conosciuto lo ricorda con amore. Era una persona disponibile, sempre pronta a tendere la mano agli altri.
"Ciao Fanfo"
Era socievole e la sua intelligenza ispirava chiunque incontrasse lungo il cammino. Aveva una straordinaria capacità di empatizzare con i suoi studenti che lo amavano moltissimo. Fanfo se n'è andato lasciando il vuoto nel cuore di tutti, nel figlio e nella compagna, negli studenti e nei colleghi.
La preside del Torriani Roberta Mozzi si è definita attonita, senza parole. Il prof era nello staff di presidenza ed era una persona su cui contare sempre. La scuola cremonese è in lutto e non si riprenderà facilmente, nei giorni scorsi c'erano cartelli dappertutto. Entrando nella scuola uno striscione enorme con scritto "Ciao Fanfo".
I commenti sui social
Giuseppe ha lasciato un segno indelebile nei suoi studenti, era apprezzatissimo anche dai genitori. Su Facebook in molti hanno deciso di condividere un ricordo legato al prof. Una collega ha scritto sui social che tutte le mattine parcheggiava vicino alla sua macchina rossa e lo trovava sorridente per cominciare la giornata e non le sembra ancora vero che non succederà più.
Purtroppo sui social non sono stati postati soltanto ricordi toccanti sul mitico Fanfo. Negli ultimi due anni, come la maggioranza degli italiani, il professore aveva sposato la causa scientifica e si era vaccinato con decisione contro il covid. Ora che non c'è più, i no vax non hanno perso l'occasione per incolpare il vaccino della sua morte condividendo post irrispettosi nei confronti della sua memoria.