20euro di risarcimento

Gli muore la figlia prima di nascere e tira un pugno al primario, condannato a un anno

La piccola era morta asfissiata dal cordone ombelicale e in preda alla rabbia il papà 42enne ha reagito nel peggiore dei modi

Gli muore la figlia prima di nascere e tira un pugno al primario, condannato a un anno
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Per ora la pena è sospesa e il giudice ha 25 giorni di tempo per depositare la motivazione della sentenza in riferimento ai fatti avvenuti quattro anni fa.

Medico colpito con un pugno

Era la mattina del 3 gennaio 2019 quando il camionista ora disoccupato 42enne Antonio si era recato al pronto soccorso ginecologico del Maggiore di Cremona per vedere nascere sua figlia. Si sarebbe chiamata Marta, il peso era di 2 chili e 800 grammi ma qualcosa durante il parto della mamma Nicoletta è andato storto. La piccolina non ce l'ha fatta.

È infatti morta asfissiata dal cordone ombelicale prima di venire alla luce. Alla scoperta di una notizia del genere è impossibile prevedere una reazione. Antonio si è lasciato prendere dalla rabbia e non è riuscito a contenersi. Ha cominciato a prendere a calci uno sgabello e ha distrutto le tastiere di un computer.

Non c'era niente che potesse calmarlo, ha cominciato ad urlare spaventando le ostetriche che hanno chiamato il primario di ginecologia Aldo Riccardi. Il medico si è precipitato in pronto soccorso e non ha fatto in tempo a presentarsi che il 42enne gli ha tirato un pugno che lo ha fatto cadere e gli ha distrutto gli occhiali da vista.

Il primario Aldo Riccardi

 

Condannato ad un anno, dovrà risarcire

Il capo di ginecologia ha reagito cercando di mettere tutti in sicurezza e ha chiamato la polizia. Gli agenti hanno accompagnato subito fuori Antonio calmandolo. Sono passati quattro anni da quel tragico giorno. Ora il 42enne è stato condannato ad un anno di carcere per lesioni, violenza privata, danneggiamento e per aver rubato una cartella clinica.

Inoltre dovrà risarcire 15mila euro al dottor Riccardi che si è costituito parte civile ed è rappresentato dall'avvocato Luca Curatti e 5mila euro di danno di immagine all'Ordine dei medici di Pavia a cui il medico 68enne è iscritto dagli anni ottanta. Ma la pena è sospesa, il giudice dovrà depositarla entro 25 giorni. Soltanto allora, l'avvocato della difesa Lattari valuterà se fare ricorso.

Una brutta storia

Al processo Antonio si era scusato con il primario dichiarando di aver perso completamente la ragione in quel minuto e mezzo. Aveva visto tutto buio e si era fatto assalire dalle emozioni più nere. Il magistrato lo ha ascoltato e nonostante sia incensurato ha ricordato che nei luoghi pubblici bisogna mantenere il controllo.

L'avvocato che tutela l'Ordine, Massimiliano Caffetti, si è dichiarato soddisfatto parlando dell'importanza della tutela della professione medica. Il legale del medico ha invece dichiarato che si tratta di una brutta storia, si poteva risolvere con una lettera di scuse ed un risarcimento ma così non è stato.

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