Denuncia Sappe

Giornata di follia in carcere a Cremona: detenuto sradica termosifone e allaga la sezione

Protagonista un detenuto magrebino che voleva essere trasferito

Giornata di follia in carcere a Cremona: detenuto sradica termosifone e allaga la sezione
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Giornata di follia in carcere a Cremona dove nella giornata di domenica un detenuto ha sradicato un termosifone per poi allagare la sezione.

Follia in carcere a Cremona

Una giornata di ordinaria follia penitenziaria, nella scia della costante situazione di tensione che caratterizza le carceri regionali. E’ quella che si è vissuta ieri, domenica 7 maggio 2023, nel carcere di Cremona e che ricostruisce il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE per voce del segretario regionale Alfonso Greco:

“Ieri mattina un detenuto maghrebino ha distrutto il termosifone della cella e l’ha scaraventato contro i vetri blindati del box Agenti, distruggendoli. Ha successivamente preso la manichetta dell'idrante e ha allagato tutta la Sezione del vecchio Padiglione poi brandendo un pezzo di  termosifone, il detenuto non faceva avvicinare nessuno. Il tutto perché lo stesso voleva essere trasferito.  Sempre e solo grazie all’intervento del personale di Polizia Penitenziaria di Cremona si è ripristinato l’ordine e la sicurezza all’ interno della Sezione senza alcun inconveniente.

Lavorare in questo contesto è diventato sempre più estenuante e il personale di Cremona è in seria difficoltà soprattutto per la carenza di organico e la mancanza di politiche gestionali adeguate”.

Greco evidenzia come “senza la professionalità e l’alto senso del dovere profuso da tutto il personale di Polizia Penitenziaria, questi gravi eventi avrebbero di certo prodotto conseguenze molto più destabilizzanti”.   

"Aggressioni, risse e tentati suicidi, sono all’ordine del giorno”

“Non passa giorno che non si verificano aggressioni, incendi ed altri gravi eventi critici nei confronti della Polizia Penitenziaria che presta servizio nelle carceri per adulti e minori della Nazione”, aggiunge il segretario generale del SAPPE Donato Capece: “siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze, determinando quasi un effetto emulazione per gli altri ristretti violenti. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno”.

Impietosa la denuncia del leader del SAPPE: “Così non si può andare avanti! Le colleghe ed i colleghi di Cremona, attraverso il SAPPE, tornano a sollecitare le istituzioni penitenziarie affinché adottino con urgenza provvedimenti concreti ed urgenti per fronteggiare la grave situazione che sta contraddistinguendo negativamente le strutture detentive regionali lombarde. Servono fatti!

Tutti i giorni i poliziotti penitenziari devono fare i conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni delle detentive delle carceri, per adulti e minori. Mi riferisco alla necessità di avere, a propria tutela, nuovi strumenti di operatività come il taser, kit anti-aggressione, guanti antitaglio, telecamere portatili, per altro promessi da mesi dai vertici ministeriali ma di cui in periferia non c’è traccia alcuna”.

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