Festa di compleanno con 17 ragazzini: all'arrivo dei Carabinieri si nascondono (inutilmente) sotto i letti e negli armadi
Il blitz dei militari è scattato nella serata di sabato in un appartamento in Brianza.
In barba alle restrizioni per il Covid un gruppo di diciassette minorenni ha organizzato una festa di compleanno. Ma ad interrompere il party sono arrivati i carabinieri. E' successo in Brianza e ce lo raccontano i colleghi di Prima Monza.
Festa di compleanno con 17 ragazzini
Nella notte tra sabato e domenica, attorno a mezzanotte, i carabinieri della stazione di Besana in Brianza sono intervenuti in un appartamento da dove i vicini di casa udivano provenire inconsueta musica ad alto volume e un copioso vociare. Giunti sul posto, i militari dell’Arma hanno trovato la porta di casa aperta e all’interno un gruppo di adolescenti di età compresa tra i sedici e i vent’anni, ben vestiti in abito da sera, intenti a festeggiare in grande stile il diciassettesimo compleanno di una di loro.
Il fuggi-fuggi
A nulla è valso l’immediato fuggi-fuggi generale, che ha portato i giovani a tentare di nascondersi nei più disparati luoghi dell’abitazione. C’è chi si è rintanato sotto i letti, chi dentro gli armadi della casa. Nel rintracciarli i militari sono finiti anche nell’appartamento adiacente all’abitazione della nipote, dove dormiva la nonna. I diciassette giovani, tutti della zona, sono stati poi identificati e sanzionati amministrativamente per violazione delle norme anti-Covid.
Ignari i genitori
I proprietari di casa, i genitori della ragazza festeggiata – che erano assenti al momento dell’arrivo dei Carabinieri – hanno riferito che sapevano della festa ma che doveva essere una semplice pizza tra quattro amiche. Per questo motivo si erano detti tranquilli nel momento in cui avevano lasciato a disposizione la casa alla loro figlia.
Nei giorni successivi, convocati in caserma per le formalità di rito, tutti i genitori dei minorenni hanno riferito che non sapevano che i figli si stavano recando alla festa, avendo comunque ricevuto rassicurazioni di varia natura e hanno riferito ai militari il dispiacere per il senso di tradimento della fiducia genitore-figlio.