Irreperibile dal 2020

Evade dai domiciliari e si rifugia in un camper, a "tradirla" la festa di compleanno

I carabinieri sono intervenuti per la segnalazione di schiamazzi provenienti da un camper parcheggiato.

Evade dai domiciliari e si rifugia in un camper, a "tradirla" la festa di compleanno
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Cremona. 37enne evade dalla detenzione domiciliare, i Carabinieri la individuano in un camper e la arrestano.

Arrestata 37enne

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Cremona, durante un servizio perlustrativo di controllo del territorio, hanno individuano e tratto in arresto M.R. classe 1984, nata a Marsciano (PG) ma di fatto domiciliata nel proprio camper, coniugata, disoccupata e pregiudicata, colpita da un ordine di carcerazione.

Festa in camper

Alle prime luci dell’alba, i militari della Compagnia di Cremona nel corso del loro servizio, intervenuti per schiamazzi provenienti dagli occupanti di un camper parcheggiato nel piazzale della Croce Rossa, hanno proceduto al controllo degli occupanti. Durante gli accertamenti i Carabinieri hanno così identificato una 37enne perugina e suo marito che avevano festeggiato il compleanno della donna. Le verifiche messe in atto dai militari hanno inoltre permesso loro di scoprire che la festeggiata era colpita da un ordine di carcerazione per espiazione di una pena detentiva di 11 mesi e 19 giorni.

Evade dai domiciliari

La donna, condannata per reati di furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito, commessi nella provincia di Cremona tra il 2012 ed il 2014, su ordine del Tribunale di Cremona dall’agosto del 2019 era sottoposta alla detenzione domiciliare presso il suo domicilio in Monza. Dalla metà di novembre 2020 però la 37enne si era allontanata dal suo domicilio rendendosi di fatto irreperibile.

Arrestata

A seguito di ciò, nel dicembre 2020, il Tribunale di Cremona ha emesso un ordine di esecuzione per la revoca della condanna da espiare presso il proprio domicilio ristabilendo la detenzione in carcere.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile dunque, al termine dei loro accertamenti sulla reale identità della donna ed espletate le formalità di rito, l’hanno tradotta presso il carcere di Brescia.

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