Esame di maturità per Mattia, il 18enne cremonese che ha sconfitto il Covid VIDEO FOTO
Anche se la prova più dura della sua esistenza è già stata superata un paio di mesi fa, in quel letto dell’ospedale Maggiore di Cremona.
Esame di maturità questa mattina per Mattia Guarneri, il 18enne che ha sconfitto il Covid dopo essere stato a lungo in terapia intensiva all'ospedale di Cremona.
Esame di maturità per Mattia, il 18enne che ha sconfitto il Covid
Mattia Guarneri, il 18enne cremonese che ha sconfitto il Covid dopo lunghe settimane in terapia intensiva, questa mattina ha sostenuto l’esame di maturità all’Istituto di Istruzione Superiore Torriani di Cremona. Camicia bianca, pantaloni cargo marroni e sneakers candide ai piedi, il giovane ha esposto il suo elaborato con voce fluida e tono disinvolto di fronte ai sette membri della commissione d’esame.
È partito dall’elettrotecnica, illustrando le caratteristiche del motore asincrono, quindi è passato all’italiano, con una riflessione su Giuseppe Ungaretti, «un poeta in cui mi identifico - ha affermato - perché ha saputo reagire alle disavventure e alle disgrazie della vita senza mai perdere la speranza».
Ha citato i celebri versi di ‘Soldati’, quindi ha detto: «Io mi sento come il lupo di mare di ‘Allegria di naufragi’, che ritorna alla vita come un superstite». Mattia, poi, ha ripercorso alcuni episodi della Prima Guerra Mondiale, concludendo il capitolo storico in lingua inglese, prima di raccontare il proprio percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento: «Ho vissuto un periodo importante all’interno di un’azienda specializzata nella vendita di materiale elettrico, muovendomi sia in magazzino che al banco. Ora, però, il mio desiderio è quello di lavorare come impiantista».
In chiusura, per la sezione dedicata a Cittadinanza e Costituzione, Mattia si è concentrato sull’emergenza Coronavirus, affrontando anche la propria esperienza personale: «Potrebbe sembrare strano, ma oggi riesco a vedere i risvolti positivi della malattia - ha dichiarato -. Quello che ho vissuto ha rafforzato i miei valori e mi ha aiutato a riscoprire il significato di cose che avevo sempre dato per scontate. Senza poter essere fisicamente vicino ai miei familiari, in ospedale mi sono affidato agli infermieri, che mi hanno restituito un affetto enorme». Per dirla con Ungaretti: nei giorni più bui del ricovero, Mattia non è mai stato tanto attaccato alla vita.
Il 18enne è stato festeggiato da mamma Ombretta, dai nonni, dal dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Fabio Molinari e da un gruppo di amici, che lo hanno atteso al cancello dell’istituto. Gli esiti del suo esame verranno resi noti a giorni. Ma Mattia è consapevole che la prova più dura della sua esistenza è già stata superata un paio di mesi fa, in quel letto dell’ospedale Maggiore di Cremona.