Dpcm dicembre, il Governo chiude alle Regioni: “Nessun allentamento per le festività”
Nelle prossime ore dovrebbe arrivare un primo testo alle Regioni ma nel Governo sembra prevalere la linea dura
Sembra prevalere la linea dura all’interno del Governo in vista del nuovo Dpcm dicembre che dovrà entrare in vigore da venerdì 4. Concluso l’incontro con le Regioni, si attende la bozza del testo.
Dpcm dicembre, Governo chiude ad eventuali allentamenti
Nessuna deroga per la Vigilia, il Natale e Capodanno. Dopo settimane di discussioni, ipotesi e anticipazioni spesso contrastanti il Governo sembra ormai compatto su un Dpcm cautelativo che lasci ben pochi spazi ulteriori durante le ormai prossime festività natalizie. Oggi, martedì 1 dicembre 2020, si è tenuto l’incontro fra le Regioni e l’Esecutivo per discutere delle prossime misure, occasione in cui sarebbe stata avanzata anche la proposta di quelle dell’arco alpino per “salvare” il turismo invernale su cui si basa gran parte dell’economia di montagna.
Un incontro che il vicepresidente della Conferenza delle Regioni Giovanni Toti definisce “proficuo”.
“Il ministro Boccia e il ministro Speranza – ha aggiunto Toti – ci hanno preannunciato l’invio di un testo nelle prossime ore, dopo il necessario passaggio in Parlamento. C’è la consapevolezza comune in un’ottica di leale collaborazione istituzionale della necessità della massima condivisione delle regole che dovranno essere stabilite e che riguarderanno un periodo dell’anno come quello delle imminenti festività, particolarmente delicato e strategico sul piano socio-economico”.
Le ipotesi
Il quadro di ipotesi sul Dpcm dicembre cambia ormai di giorno in giorno ma ci sono dei punti che ormai sembrano confermati. Uno di questi riguarda le scuole superiori che nonostante le parole ottimistiche del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del Ministro all’Istruzione Lucia Azzolina della scorsa settimana non dovrebbero tornare alle lezioni in presenza fino a gennaio.
Stessa decisione anche per palestre, piscine e mondo dello sport, con l’eccezione delle attività ora consentite (in forma individuale) nei circoli e centri sportivi. E anche il mondo della cultura (cinema, teatri, musei) rimarrà fermo fino al nuovo anno.
A differenza delle prime anticipazioni, nessuna deroga sul coprifuoco per la Vigilia e per il Natale, nè tantomeno per Capodanno. Si era inizialmente pensato a uno spostamento dell'”ora X” alle 23 o alle 24 per la notte del 24 dicembre ma negli ultimi giorni pare che al fine di evitare assembramenti e ritrovi per i festeggiamenti sarà confermato alle 22 il divieto di circolazione e spostamento. Decisione che in questi giorni sta facendo discutere perchè obbligherebbe ad anticipare la tradizionale messa di Mezzanotte.
Spostamenti che rimarrebbero vietati anche tra le regioni, comprese quelle delle zone gialle dove ora sarebbero consentiti, fatta eccezione (ma la proposta è ancora sul tavolo) di deroghe speciali per raggiungere i genitori soli. Un blocco che dovrebbe scattare dal 19-20 dicembre fino al 6 gennaio 2021.
Per quanto riguarda Cenoni e pranzi di Natale, nessun divieto ma forti raccomandazioni ad evitare le grosse tavolate di famiglia che potrebbero trasformarsi in nuovi focolai a danno soprattutto dei famigliari più anziani.
Niente da fare nemmeno per l’ipotesi di apertura di bar e ristoranti per dare un po’ di ossigeno con le feste ai proprietari: si resterebbe chiusi con solo possibilità di asporto e domicilio salvo, com’è ora, nelle zone gialle dov’è consentito l’accesso e il consumo in loco da parte dei clienti fino alle 18.
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